La Nuova Sardegna

Il ministro è pronto a incontrare la Regione

di Luca Rojch
Il ministro è pronto a incontrare la Regione

L’assessore Careddu: chiesto il vertice, da Palazzo Chigi è già arrivato l’ok Ma per ora ci si prepara ad una nuova proroga dell’attuale sistema della Ct1 

13 giugno 2018
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SASSARI . Per 90 giorni è finita dentro il freezer della politica. Ma la Continuità territoriale aerea resta la madre di tutte le emergenze. E di tutte le battaglie della Regione con l’Europa.

La giunta ha atteso con pazienza che arrivasse il nuovo ministro e finisse il periodo di incertezza politica. Subito l’assessore ai Trasporti Carlo Careddu ha chiesto un incontro con il nuovo ministro Danilo Toninelli. E da Roma è già arrivato l’ok. Si devono definire i dettagli, la Regione vorrebbe parlare da subito con il ministro, ma potrebbe avere un primo faccia a faccia con il capo di gabinetto.

L’ultima parola a Roma. Non un atto di cortesia, l’accordo con il ministro sulla nuova Ct1 è indispensabile. «Per prima cosa perché la firma del decreto che istituisce la continuità arriva dal ministero – spiega l’assessore Careddu –. Poi perché è indispensabile presentarsi in Europa con una linea comune e condivisa. Impossibile in caso contrario portare avanti la battaglia sulla Ct1. Con Toninelli ci vogliamo confrontare sulle nostre proposte. Ma siamo pronti ad ascoltare quello che vuole dire. Non vedo l’ora di aprire un dialogo proficuo. Tutte le carte sono nelle mani del ministero».

Perché la Regione il bando lo avrebbe già pronto, ma serve il sostegno del governo per andare a Bruxelles e avere il via libera dagli euroburocrati.

La proroga. Dopo oltre tre mesi di attesa i tempi per far entrare in servizio il nuovo bando della Ct1 entro ottobre non ci sono più. Una volta pubblicato il bando devono passare sei mesi per l’aggiudicazione. La Regione dovrà prorogare ancora il vecchio regime della Ct1. «Non ci sono altre vie – spiega Careddu –. È indispensabile conoscere la linea politica del governo prima di procedere con il nuovo bando. E per gestire il presente dovremo prorogare l’attuale Ct1».

Le indiscrezioni. Tra la Regione e l’Europa ci sono ancora dei punti di distanza, o meglio di non convergenza. Gli euroburocrati vogliono discutere ancora sul periodo estivo e sugli aeroporti. In pratica secondo Bruxelles il moltiplicarsi di tratte e rotte nei tre mesi più caldi dell’anno renderebbe inutile e dannosa la continuità. Ma la Regione su alcuni aspetti è inamovibile.

Per prima cosa il regime di prezzi e di voli della Ct1 deve sempre essere garantita ai residenti. Poi per Bruxelles non c’è grande differenza atterrare a Bergamo, Malpensa o Linate, o a Fiumicino o Ciampino. Ma per i sardi che prendono l’aereo la differenza è sostanziale. E su questo l’assessore Careddu non vuole cedere. Anche perché in estate il costo dei biglietti aerei cresce in modo esponenziale.

Il pericolo è che i sardi restino intrappolati nella loro isola. Perché magari il posto in aereo ci sarebbe, ma li costo sarebbe proibitivo per un utente medio. «Ma prima di discutere di qualsiasi aspetto dobbiamo avere un quadro preciso di cosa vuole fare il governo. Ripeto se va l’assessore regionale da solo – ripete Careddu – o accanto al ministro, il peso è del tutto differente».

Per ora resta a regime l’attuale Ct1, che da oltre un anno va avanti con continui incrementi di voli e posti. In base agli accordi previsti dallo stesso bando. Ma in alcuni casi gli incrementi non arrivano a coprire la richiesta di posti, che mese dopo mese diventa sempre più importante.

Anche perché l’attuale Ct1 era stata calcolata sulla base del traffico passeggeri del 2011, in pieno periodo di crisi. Oggi lo scenario è del tutto differente. La ripresa economica è coincisa anche con un nuovo boom del turismo nell’isola che da tre anni viaggia con percentuali di crescita in doppia cifra.

@LucaRojch. @RIPRODUZIONE RISERVATA

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