La Nuova Sardegna

Nella Carta di Ollolai la ricetta per salvare le zone interne

Claudio Zoccheddu

Il documento è stato presentato in consiglio regionale. L'assessore Erriu: «Cerchiamo una soluzione su misura per l’isola»

14 giugno 2018
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SASSARI. Il conto alla rovescia è iniziato da tempo. Entro il 2060, infatti, dovrebbero scomparire 31 comuni schiacciati dalla morsa dello spopolamento. Con loro rischiano di sparire usi e costumi della tradizione del popolo sardo. Una perdita incalcolabile. Per evitare quello che sembra scritto nel destino dell’isola si cerca in tutti i modi l’imboccatura di una via alternativa. Tra queste c’è la “Carta di Ollolai”, un volume che racchiude gli atti di un convegno sullo spopolamento delle zone interne della Sardegna organizzato dall’associazione degli ex parlamentari sardi il 6 ottobre del 2017. Il volume è stato presentato ieri in consiglio regionale.

«Il dibattito sullo spopolamento dura da tempo in Sardegna – dice l’assessore regionale agli Enti Locali, Cristiano Erriu –. Siamo alla ricerca di una soluzione su misura per una realtà come quella isolana, a fronte di un fenomeno che investe tutto il territorio nazionale. L’Istat ha pubblicato di recente un documento molto importante sul futuro del Paese che dimostra come tutte le regioni da qui al 2060 saranno soggette a flussi di popolazione dalle campagne alle città, dal Sud verso il Nord e dal territorio italiano verso l’estero. Se diamo credito alle previsioni demografiche più pessimistiche, da qui al 2060 in Italia ci sarà un calo demografico di 10 milioni di abitanti». «La Carta di Ollolai ha il merito di aver posto all’attenzione della politica, il tema dello spopolamento – sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau – fenomeno in costante crescita che non riguarda solo la Sardegna, ma da noi certamente più accentuato a causa del forte calo demografico. A livello nazionale il fenomeno è stato finalmente preso in considerazione – ricorda Ganau – approvando la legge sui piccoli comuni che necessita ora di maggiori risorse. La speranza è che il nuovo Governo prenda impegni seri e finanzi adeguatamente questa legge, contribuendo in questo modo alle politiche portate avanti anche a livello regionale. Nei prossimi sessant’anni è prevista la scomparsa di 31 comuni sotto i mille abitanti – aggiunge – che significa una perdita di controllo dei territori, della cultura e delle tradizioni delle nostre comunità» .

«Concordiamo appieno con il presidente Ganau quando afferma che è urgente che la politica si occupi, anche in sede legislativa, dell’emergenza spopolamento – dice il capogruppo dei Riformatori Sardi, Attilio Dedoni –. Da anni stiamo sollecitando una sessione straordinaria del Consiglio regionale in cui trattare la crisi delle zone interne e la desertificazione di interi territori dell’isola, mettendo in esame le numerose proposte di legge presentate al riguardo nel corso della legislatura, comprese le due di cui sono il primo firmatario. Speriamo che sia finalmente arrivato il momento di mettere in campo azioni concrete per affrontare uno dei più gravi problemi della Sardegna, di cui finora si è parlato troppo e per il quale, purtroppo, non si è fatto nulla».

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