La Nuova Sardegna

Estorsione a luci rosse un 68enne finisce in cella

di Luciano Onnis
Estorsione a luci rosse un 68enne finisce in cella

Cagliari, dopo l’approccio in chat convince la donna a un rapporto a pagamento Poi la minaccia di rivelare tutto per spingerla ad altri incontri: lei lo ha denunciato

15 giugno 2018
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QUARTU SANT’ELENA. Aveva “agganciato” sulla piattaforma Instagram una donna 38enne e dopo numerosi scambi via chat l’aveva convinta a consumare con lui un rapporto sessuale a pagamento. Successivamente l’aveva ricattata minacciando di rendere pubblico quello che sarebbe dovuto restare il loro unico incontro. Un presunto estorsore, il 68enne cagliaritano Gianfranco Piras, è stato arrestato ieri mattina dagli agenti del commissariato di polizia di Quartu a conclusione di delicate indagini.

L’inchiesta che ha portato all’epilogo della vicenda ha preso piede dalla denuncia presentata dalla vittima, convivente e madre di due figli, che ha raccontato ai poliziotti come nel dicembre 2017 fosse stata contattata attraverso la piattaforma digitale Instagram da Piras. L’uomo si era approcciato alla donna dapprima in maniera galante, cortese e premurosa, nel tentativo di ammaliarla con svariati complimenti sul suo aspetto fisico, fino ad arrivare a proporle esplicite esperienze sessuali. Per rendere più convincenti le sue intenzioni, l’uomo aveva iniziato a offrire del denaro in cambio di un incontro intimo.

La donna, dapprima era riluttante, ma poi si era lasciata persuadere dalla avances del cagliaritano, accettando un appuntamento con il 68enne, ma solo per una volta. L’incontro era effettivamente avvenuto e la donna aveva percepito una cospicua somma di denaro con la sicura convinzione di non avere più nulla a che fare con l’uomo conosciuto sul web. Così non è stato, anzi per lei era iniziata una vera odissea.

Qualche tempo dopo infatti Piras aveva ripreso a contattare la donna che sin da subito aveva rifiutato l’potesi di avere altri incontri con lui; a quel punto l’uomo aveva cambiato atteggiamento, iniziando a minacciarla di spargere la voce che lei fosse una prostituta, di riferirlo ai genitori e al compagno, pretendendo insistentemente altri incontri sessuali in cambio di denaro.

Intimorita e spaventata, la madre di famiglia aveva condiviso altri incontri a sfondo sessuale, per i quali Piras aveva pagato altro denaro. L’uomo aveva continuato nel tempo con il pesante condizionamento nei confronti della donna, facendo balenare l’intenzione di diffamarla su pagine pubbliche delle piattaforme sociali su internet, vantando di avere conoscenze in Tribunale, minacciando di farle portare via i figli e di farla arrestare, invitandola inoltre al suicidio in quanto un peso per la società. Inoltre aveva preteso la restituzione di tutto il denaro offerto in cambio del proprio silenzio.

La donna a quel punto è riuscita a trovare il coraggio di confessare la vicenda al compagno e a denunciare il fatto ai poliziotti del commissariato di Quartu Sant’Elena i quali, con la collaborazione della vittima, hanno organizzato immediatamente un’operazione per incastrare l’estorsore. Dato che l’uomo la pressava con la richiesta di riavere il denaro percepito, la donna, facendo finta di cedere, ha accettato un appuntamento presso la chiesa di Sant’Agata, a Quartu. Gli agenti appostati a distanza di sicurezza hanno così potuto assistere all’effettivo scambio del denaro, arrestando l’uomo in flagranza di reato. Su disposizione del pubblico ministero, Piras è stato condotto nella sua abitazione dove rimarrà in attesa dell’udienza di convalida prevista per oggi.

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