La Nuova Sardegna

Fregola, polpo e cozze il menu di Clooney

Dario Budroni
Fregola, polpo e cozze il menu di Clooney

Al catering lo chef Mancini che preparò il pranzo per Lady Diana

16 giugno 2018
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OLBIA. Clooney ormai ha deciso di farsi prendere per la gola. Quando è ora di pranzo il suo blindatissimo set emana profumi da ristorante stellato. Di sicuro questa esperienza in Gallura gli resterà nel cuore anche per ciò che mette quotidianamente sotto i denti. Il menù di ieri, per esempio, era da leccarsi i baffi. Fregola sarda, polpo cucinato all’olbiese e cozze tirate su dalle acque del golfo. E poi ancora una infinità di prelibatezze tutte preparate da un vero professionista dei fornelli. Il servizio catering all’interno del set di «Catch–22», infatti, non è finito nelle mani di uno qualunque. Nella cabina di regia della cucina c’è Nicola Mancini, gallurese doc, chef di lungo corso e ideatore del brand Mirtò. Un uomo abituato a dare da mangiare a vip e campioni dello sport. Aveva 23 anni quando, nell’aprile del 1985, gli affidarono il compito di preparare il pranzo per Lady Diana e Carlo d’Inghilterra in visita a Porto Rotondo. Poi una lunga carrellata di star dell’automobilismo e della vela internazionale. E poi ancora Gianni Agnelli, Francesco Cossiga e Carolina di Monaco. Adesso invece è il turno di George Clooney. Nel suo set di Venfiorita, alle porte di Olbia, grazie a Nicola Mancini si mangia da Dio.

Clooney e il gruppo folk. Ieri, nel set di George Clooney, l’agenzia Paramount ha organizzato un evento di un certo livello. Sono stati infatti invitati esperti di cinema americani e europei. Al brand Mirtò e a Nicola Mancini il compito di organizzare il pranzo e l’accoglienza degli ospiti. E per mettere in vetrina i colori e i sapori della Sardegna, Mancini ha invitato all’interno del set direttamente il gruppo folk «Is Suerxinus» di San Giovanni Suergiu, Comune dell’estremo sud dell’isola. Con addosso il costume di ordinanza, le donne hanno preparato sul posto gnocchetti e dolci squisitamente sardi. Gli uomini invece hanno intrecciato erbe e paglia per mostrare a Clooney e ai suoi ospiti come si realizzano i cesti sardi. Un piccolo spaccato di Sardegna arcaica in un set dove tutti parlano in inglese. Un modo per mettere in mostra le tradizioni isolane davanti agli sguardi incuriositi di attori, produttori ed esperti di cinema mondiale.

Il super catering. Lo chef Nicola Mancini qualche anno fa ha ideato il brand Mirtò. Un marchio che riunisce numerosi artigiani e aziende di tutta la Sardegna. Ad agosto, a Olbia, Mirtò organizzerà per esempio una nuova edizione del festival internazionale del mirto. Un brand che fin dal principio, vista l’esperienza di Nicola Mancini al seguito di numerosi e prestigiosi team di rally e di vela, ha deciso di puntare anche sul servizio catering di qualità. Per questo Mirtò è stato scelto dalla produzione di «Catch–22». Già da qualche settimana Nicola Mancini gestisce dunque la cucina del set della serie tv di George Clooney. Fino alla fine di luglio, cioè quando termineranno le riprese, Mirtò continuerà a dare da mangiare ad attori, produttori, membri dello staff e anche comparse. Il menù è quasi sempre made in Sardegna. Una lunga serie di piatti preparati direttamente con i prodotti dell’enogastronomia locale. Tanto pesce ma anche carne. Piatti tradizionali rivisitati con originalità dallo stesso Mancini. Mirtò, che conta uno staff composto da una trentina di collaboratori, solo per l’evento di ieri ha preparato da mangiare per circa cinquecento persone.

Riprese continue. Naturalmente George Clooney non pensa solo al cibo. Le riprese di «Catch–22» proseguono spedite nonostante il maltempo che, per giorni, ha creato qualche problema. Sul set sono impegnati attori e comparse. Fino a ieri era presente a Olbia anche Giancarlo Giannini, che interpreta uno dei protagonisti della serie tv. Ma basta anche alzare lo sguardo per rendersi conto che le riprese sono costantemente in corso. Nei cieli di Olbia volano spesso numerosi aerei americani e tedeschi della seconda guerra mondiale. Tra qualche giorno sarà anche inscenato un bombardamento notturno.

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