La Nuova Sardegna

Nelle scuole superiori record di studenti bocciati

di Gianna Zazzara

La Sardegna è la regione con la percentuale più alta di ripetenti: 13 su cento Non c’è distinzione di genere: le ragazze vanno male quanto i maschi

17 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Sembra che ai ragazzi sardi non interessi più studiare. È come se per molti di loro nei libri ci fosse qualcosa di noioso. A dirlo sono le statistiche. Secondo l’Istat la Sardegna è la regione italiana con il numero più alto di studenti bocciati nelle scuole superiori. Addirittura il 13% dei ragazzi è costretto a ripetere l’anno. Un dato preoccupante che supera di 6 punti la media nazionale che si attesta al 7%. La Sardegna fa peggio anche della Sicilia, seconda regione col più alto numero di ripetenti (9%). Una situazione preoccupante quella fotografata dall’Istat che fa il paio con altri record negativi detenuti dall’isola nel settore dell’istruzione: il bassissimo numero di laureati e diplomati e l’altissima percentuale di giovani cosiddetti Neet, ossia che non studiano, né lavorano, né seguono un percorso di formazione.

I risultati migliori nel contenere il fenomeno dei ripetenti li ottengono invece gli insegnanti del Trentino Alto Adige (appena il 3,8% di bocciati) e il Molise (4,8%).

In Sardegna non c’è distinzione di genere tra i bocciati. A differenza delle classifiche sull’istruzione dominate di solito dalle ragazze, la Sardegna detiene il record di studentesse respinte alle superiori. Addirittura il 10% delle ragazze viene bocciato, rispetto al 5% della media nazionale. La Sardegna fa peggio di tutte, seguita ancora una volta dalla Sicilia con una percentuale di ragazze bocciate del 6%. Seguono la Toscana (5,8%), la Campania (5,5%) e la Lombardia (5,5%). Anche in questo caso il minor tasso di ragazze ripetenti è del Trentino Alto Adige, con il 3,1%, e del Molise, con il 3,2%.

Una sconfitta totale per la scuola sarda, quindi, soprattutto se si pensa che il numero degli studenti ripetenti non rappresenta il totale delle bocciature nelle scuole superiori. Ai ripetenti, infatti, vanno aggiunti tutti quei ragazzi che abbandonano la scuola proprio dopo esser stati respinti. Si tratta di un altro triste record per l’isola: la percentuale di ragazzi tra i 18 e i 24 anni che abbandonano gli studi è la più alta in Italia, tra le più alte in Europa. Il dato sardo è superiore di circa 8 punti percentuali rispetto alla media europea, che si attesta intorno al 10%. Ad abbandonare gli studi sono soprattutto i ragazzi. Il dato maschile risulta quasi doppio rispetto a quello femminile facendo registrare una delle maggiori differenze tra le regioni europee. L’abbandono scolastico è l’indicatore con cui la Commissione europea misura i progressi fatti dagli Stati membri nel settore dell’istruzione e della formazione. L’obiettivo dell’Unione è abbassare al di sotto del 10%, entro il 2020, la percentuale di giovani che abbandona la scuola. La Sardegna, visti i numeri, è ancora molto lontana dall’obiettivo.

In Primo Piano
I controlli

In gita da Sassari a Nuoro senza assicurazione: nei guai il conducente di un pullman pieno di studenti

Le nostre iniziative