La Nuova Sardegna

NUORO. Il messaggio di Casa Pound non lo ha intimorito affatto. Più preoccupato per i buchi del bilancio comunale che per le intemerate sortite dei militanti del movimento di estrema destra, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu liquida velocemente con una battuta il manifesto che campeggia in città. E che recita “Soddu vuole l’Aquarius. Nuoro vuole la piscina”. «Certo, è vero – dice il primo cittadino nuorese – la città attende la riapertura della piscina di Farcana e le aspettative dei nuoresi sono più che legittime. Ma questo non ci deve impedire di rimanere umani». Lapidario, come lapidaria è stata la sua presa di posizione nella polemica seguita alla vicenda della nave con più di 600 migranti a bordo costretta a d attraccare nel porto di Valencia dopo il diniego del governo italiano. Le sue esternazioni a sostegno del collega Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, non sono piaciute a Casa Pound. «A volte – ha detto Soddu esprimendo solidarietà a Zedda nell’occhio del ciclone per aver chiesto l’apertura del porto cagliaritano – il silenzio è l’unica cosa che ci rimane davanti a queste insensate manifestazioni di violenza, intolleranza, inumanità. Sono però convinto, come scriveva Hannah Arendt che la banalità del male sia qualcosa che non ci può lasciare insensibili. È qualcosa alla quale non ci possiamo abituare, ma dobbiamo combattere con le armi del dialogo, del confronto, della politica, dell’esempio attraverso l’azione».

Soddu ha sposato la linea dell’accoglienza. «Dobbiamo dire no al relativismo etico che impera in questi momenti di difficoltà, dobbiamo dire no a chi usa l’ arma degli slogan ariani “prima gli italiani”, perché prima di essere italiani siamo tutti essere umani». (g.f.)