La Nuova Sardegna

Rom, Cabras (M5s) attacca Salvini

Il deputato: «Inaccettabili le parole del ministro, no alle discriminazioni»

19 giugno 2018
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SASSARI. Sui migranti e sui porti chiusi non aveva battuto ciglio. Anzi, per sua stessa ammissione non aveva avuto difficoltà a difendere l’operato di Salvini in materia di accoglienza. Ma ora evidentemente, il ministro dell’Interno ha esagerato, anche secondo chi sta dalla sua parte, alleato nello stesso governo. La voce contro il “censimento” dei Rom suggerito dal leader leghista è quella di Pino Cabras, deputato del Movimento 5 stelle eletto nel Sulcis. Giornalista e blogger, il parlamentare isolano prende le distanze dal ministro del governo gialloverde: «Caro ministro Salvini, le tue parole sui rom sono inaccettabili – scrive Cabras – e da condannare senza mezzi termini. Hai giurato sulla Costituzione e ad essa ti devi sempre attenere, evitando posizioni che hanno il sapore di una discriminazione etnica e razziale». Pino Cabras va avanti: «Nelle ultime settimane non ho avuto difficoltà a difendere l’operato del ministro dell’Interno ma le sue dichiarazioni sui rom riguardano un tema che non è priorità di questo governo. Sarebbe stato più in linea con l’accordo sottoscritto e con la natura del suo incarico che il ministro Salvini avesse già iniziato ad occuparsi di mafia, di camorra e della criminalità organizzata infiltrata nelle grandi città del nord. Sono questi – sottolinea il deputato sulcitano – i fenomeni che il ministro dell’Interno Salvini deve affrontare da subito con tutta la determinazione possibile per dare forza al governo del cambiamento. Le sue dichiarazioni sui rom, oltre che inaccettabili, rappresentano invece anche una forzatura del contratto di governo – conclude Cabras – e mettono in seria difficoltà il nostro paese nei tavoli europei, in un momento molto delicato per l’Italia».

Quella di Cabras è una presa di posizione netta, molto di più rispetto ad altre critiche appena sussurrate – da parte degli alleati di governo – nei confronti delle dichiarazioni e del percorso intrapreso dal ministro dell’Interno leghista.



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