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Conguagli, arriva l’ok del Tribunale
La replica di Pili: «Falso, per i giudici sono illegittimi e fuorilegge»
21 giugno 2018
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NUORO. Abbanoa può riprende a fatturare i conguagli regolatori e sollecitarne il pagamento ai clienti. Sono i punti salienti sui quali il Tribunale di Nuoro ha accolto il reclamo presentato dal Gestore unico contro l’ordinanza dello scorso gennaio che inibiva Abbanoa nelle attività di fatturazione e recupero crediti delle “partite pregresse”. «Si tratta di un provvedimento sospensivo di un giudice monocratico che nulla aveva a che vedere sulla decisione nel merito della legittimità dei conguagli regolatori – dicono da Abbanoa – e l’ordinanza sana la difformità di comportamenti che ha alimentato gravissime campagne diffamatorie contro il Gestore. Anche se vale la pena ricordare come l’adesione alla class action contro i conguagli regolatori abbia riguardato meno del tre per cento dei clienti». Secondo Abbano i conguagli regolatori sono riferiti ai costi complessivi che il gestore ha sostenuto in passato, non coperti dalla tariffa, e non riferibili ai consumi del singolo cliente . Sarebbero infatti una componente della tariffa 2014 per i costi che le aziende hanno sostenuto prima del 2012, quantificata e approvata dall’ente d’Ambito (Egas) e addebitata dal Gestore nei modi stabiliti dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (oggi Arera. «La dicitura nelle fatture Partite pregresse 2005/2011 rappresenta una disposizione dell'Autorità, che ha voluto in questo modo sottolineare il periodo entro il quale il Gestore ha calcolato il mancato adeguamento del sistema tariffario ai propri costi: vengono richiesti prendendo come base di calcolo il 2012 ma sono relativi alla tariffazione del 2014. Va anche ricordato – aggiungono da Abbanoa – che per attenuare l’impatto sulle famiglie, la Cassa Conguagli ha anticipato ad Abbanoa 90 milioni per rateizzarle in 4 anni con importi medi di 3€ al mese»
Non tutti sono d’accordo con Abbanoa. «Le notizie divulgate da Abbanoa sono false sotto ogni punto di vista – afferma Mauro Pili –. I giudici di Nuoro hanno ribadito che si tratta di conguagli illegittimi e fuorilegge. Il tentativo maldestro di manipolare la verità è un fatto gravissimo e l'ordinanza del tribunale di Nuoro sancisce il divieto di minacciare slacci per il mancato pagamento dei conguagli e vieta il pagamento coattivo di quelle somme pretese per il conguaglio 2005-2011. Per ogni violazione Abbanoa dovrà pagare una sanzione di 516 euro per ogni richiesta o minaccia di slaccio per ogni singolo utente. Abbanoa viene bocciata pesantemente e si conferma la totale illegittimità dei conguagli 2005-2011. Adesso si attende la decisione sulla class action già incardinata al tribunale di Cagliari».
Non tutti sono d’accordo con Abbanoa. «Le notizie divulgate da Abbanoa sono false sotto ogni punto di vista – afferma Mauro Pili –. I giudici di Nuoro hanno ribadito che si tratta di conguagli illegittimi e fuorilegge. Il tentativo maldestro di manipolare la verità è un fatto gravissimo e l'ordinanza del tribunale di Nuoro sancisce il divieto di minacciare slacci per il mancato pagamento dei conguagli e vieta il pagamento coattivo di quelle somme pretese per il conguaglio 2005-2011. Per ogni violazione Abbanoa dovrà pagare una sanzione di 516 euro per ogni richiesta o minaccia di slaccio per ogni singolo utente. Abbanoa viene bocciata pesantemente e si conferma la totale illegittimità dei conguagli 2005-2011. Adesso si attende la decisione sulla class action già incardinata al tribunale di Cagliari».