La Nuova Sardegna

legge urbanistica 

Gli ingegneri: Puc, regole più semplici

Le criticità del ddl Erriu secondo gli ordini professionali

23 giugno 2018
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CAGLIARI. Per gli ingegneri sardi la priorità è «una generale semplificazione del testo della legge urbanistica in chiave di maggiore chiarezza ed efficacia e l’indicazione puntuale dei passaggi ritenuti maggiormente critici». È la sintesi della nota inviata dalla Federazione che racchiude i quattro Ordini degli ingegneri dell’isola all’assessorato all’urbanistica guidato da Erriu e alla IV commissione del Consiglio regionale chiamata ad esaminare il disegno di legge urbanistica. Il presidente della Federazione Giuseppe Garau afferma di aver «apprezzato molto la disponibilità delle istituzioni e la decisione di prevedere un momento di consultazione pubblica». Oltre a diversi spunti positivi presenti nella nascitura legge urbanistica, gli ingegneri individuano criticità nelle tempistiche troppo stringenti per le procedure di redazione e approvazione dei Puc previste dagli articoli 44, 45 e 52; e la previsione di ambiti di trasformabilità al posto della tradizionale zonizzazione, che deve accompagnarsi alla riparametrizzazione di tutti gli standard urbanistico-edilizi. Una profonda innovazione per le quali, dicono gli ingegneri, è necessario che la Regione emani prontamente modulistica e linee guida per l’attuazione del nuovo metodo di classificazione del territorio e nella gestione dei bandi per le pianificazioni attuative di iniziativa privata. I tecnici ritengono fondamentale che prima dell’approvazione della legge sia portata avanti un’azione di monitoraggio dell’impatto potenziale di quanto previsto dal testo, sia per quanto riguarda le trasformazioni in agro per il turismo rurale che per quanto concerne le seconde case nella fascia costiera. Solo così, dicono gli ingegneri, sarà possibile chiarire come tarare correttamente i parametri e scongiurare i rischi opposti di immobilismo e cementificazione.

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