Università, quasi 10mila gli studenti sardi in fuga dall'isola
La ricerca Swimez sull'università nel Mezzogiorno sarà presentata a Roma lunedì 25 giugno
CAGLIARI. La Sardegna ha «esportato» nell'anno accademico 2016-2017 9.528 «cervelli» che sono fuggiti dall'Isola per andare a studiare nelle università del Centro Nord. Si tratta del 20,2% del totale degli universitari sardi che studiano negli atenei italiani. Sono 37.701 su 47.229 (il 79,8&%, gli studenti che hanno deciso di restare in Sardegna o recarsi in un'ateneo del Meridione.
È uno dei dati che emerge da una ricerca Swimez «L'Università nel Mezzogiorno» che sarà presentata lunedì 25 giugno a Roma. Riguardo al fenomeno in generale, lo Swimez sottolinea che «nel corso degli ultimi quindici anni si è manifestato, con intensità crescente, un flusso migratorio dalle regioni meridionali verso il Centro-Nord e/o l'estero. La cronica debolezza della domanda di lavoro meridionale è all'origine di questo fenomeno.
All'interno di questo trend si caratterizza per una rilevante crescita della cosiddetta migrazione intellettuale, se ne è affiancato un altro consistente nel trasferimento di un numero crescente di giovani meridionali che vanno a studiare in università localizzate nelle regioni centrosettentrionali - spiega l'istituto - Si tratta in sostanza della decisione di anticipare la decisione migratoria già al momento della scelta universitaria, con l'obiettivo di avvicinarsi a mercati del lavoro che vengono ritenuti maggiormente in grado di assorbire capitale umano ad alta formazione».