La Nuova Sardegna

Università, quasi 10mila gli studenti sardi in fuga dall'isola

Studenti alle prove di ammissione all'università di Sassari (foto Mauro Chessa)
Studenti alle prove di ammissione all'università di Sassari (foto Mauro Chessa)

La ricerca Swimez sull'università nel Mezzogiorno sarà presentata a Roma lunedì 25 giugno

23 giugno 2018
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CAGLIARI. La Sardegna ha «esportato» nell'anno accademico 2016-2017 9.528 «cervelli» che sono fuggiti dall'Isola per andare a studiare nelle università del Centro Nord. Si tratta del 20,2% del totale degli universitari sardi che studiano negli atenei italiani. Sono 37.701 su 47.229 (il 79,8&%, gli studenti che hanno deciso di restare in Sardegna o recarsi in un'ateneo del Meridione.

È uno dei dati che emerge da una ricerca Swimez «L'Università nel Mezzogiorno» che sarà presentata lunedì 25 giugno a Roma. Riguardo al fenomeno in generale, lo Swimez sottolinea che «nel corso degli ultimi quindici anni si è manifestato, con intensità crescente, un flusso migratorio dalle regioni meridionali verso il Centro-Nord e/o l'estero. La cronica debolezza della domanda di lavoro meridionale è all'origine di questo fenomeno.

All'interno di questo trend si caratterizza per una rilevante crescita della cosiddetta migrazione intellettuale, se ne è affiancato un altro consistente nel trasferimento di un numero crescente di giovani meridionali che vanno a studiare in università localizzate nelle regioni centrosettentrionali - spiega l'istituto - Si tratta in sostanza della decisione di anticipare la decisione migratoria già al momento della scelta universitaria, con l'obiettivo di avvicinarsi a mercati del lavoro che vengono ritenuti maggiormente in grado di assorbire capitale umano ad alta formazione».

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