La Nuova Sardegna

Zanda è di nuovo a casa testerà gli arti bionici per ritornare a correre

Zanda è di nuovo a casa testerà gli arti bionici per ritornare a correre

CAGLIARI. È ritornato in Sardegna dopo quasi cinque mesi e dopo aver visto il sogno di conquistare la Yukon Artic Ultra, la maratona estrema lungo i ghiacci del Canada, diventare un incubo che gli è...

26 giugno 2018
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CAGLIARI. È ritornato in Sardegna dopo quasi cinque mesi e dopo aver visto il sogno di conquistare la Yukon Artic Ultra, la maratona estrema lungo i ghiacci del Canada, diventare un incubo che gli è costato l’amputazione degli arti. Roberto “Massiccione” Zanda, l’extreme runner cagliaritano, è arrivato all'aeroporto di Elmas ieri sera intorno alle 22, proveniente da Torino. L’epopea di Massiccione Zanda è iniziata il 1 febbraio, il primo giorno della gara tra i ghiacci del Canada che si è rivelata più difficile del previsto, tanto che molti concorrenti hanno abbandonato la competizione quasi subito. Lui, invece, ha continuato nonostante le proibitive condizioni climatiche ma è stato costretto a mollare a causa del congelamento di mani e piedi dopo aver percorso 319 dei 489 chilometri della gara. Da quel momento è stata una gara di sopravvivenza che Roberto ha vinto ma che gli è costata cara. Dopo il rocambolesco salvataggio, l’ultramaratoneta di Cagliari è ststo trasportato in elicottero all'ospedale di Whitehorse, dove i medici hanno tentato di salvargli mani e piedi. Il 18 febbraio lascia il Canada è stato trasferito ad Aosta, nell'ospedale Umberto Parini, centro specializzato nei casi di congelamento estremo. Il 12 marzo i medici hanno deciso di amputargli parte dei piedi e contemporaneamente l'Officina Ortopedica Maria Adelaide, azienda specializzata in arti bionici di ultima generazione, si è fatta avanti per aiutare lo sportivo che ha testato gli arti bionici e ha iniziato una riabilitazione che proseguirà in Sardegna. «Torno a casa – aveva detto nel corso della conferenza stampa al Cto di Tornino – voglio fare una cena sarda e, soprattutto, voglio abbracciare i miei amici e riposarmi non prima di promettervi che tornerò a correre». Già oggi sarà al Brotzu per una serie di visite, con in testa l’idea di ritornare in gara.

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