La Nuova Sardegna

I prelati sardi e Francesco in processione a San Pietro

di Paoletta Farina
I prelati sardi e Francesco in processione a San Pietro

Il cardinale Becciu e l’arcivescovo Saba con il Papa nella benedizione dei palli

30 giugno 2018
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INVIATA A ROMA. Una nuova giornata di orgoglio per la Chiesa sarda. Ieri mattina, sotto un cielo terso e un sole già caldo dalle prime ore, il neo cardinale Giovanni Angelo Becciu e l’arcivescovo metropolita di Sassari, Gian Franco Saba, sono usciti dalla Basilica di San Pietro in processione con Papa Francesco verso l’altare allestito tra i colonnati della piazza mentre il coro della Cappella Sistina insieme intonava il “Tu es Petrus”. Giornata speciale soprattutto per monsignor Saba che con il Pontefice, insieme con i suoi pari, ha concelebrato, nell’importante ruolo di quarto concelebrante la messa solenne che nel giorno della festività dei santi Pietro e Paolo prevede il rito della benedizione dei palli, il paramento liturgico assegnato agli arcivescovi metropoliti, cioè ai titolari di una sede arcivescovile che guida una provincia ecclesiastica. Gian Franco Saba presiede quella turritana, formata dalle diocesi di Alghero-Bosa, Ozieri e Tempio Pausania.

I 29 palli consegnati ieri da papa Bergoglio rappresentano un segno del legame stretto con il Santo Padre, ed esprimono inoltre la potestà che in comunione con la Chiesa di Roma, i metropoliti acquistano di diritto nella loro giurisdizione. Il pallio, una sottile striscia di lana che il capo della Chiesa indossa durante l’eucarestia, ha una forte simbologia. Realizzato in lana bianca, è un chiaro riferimento al Cristo Buon Pastore che porta sulle spalle le pecore del suo gregge. È adornato da sei croci che rappresentano le piaghe di Gesù ed è completato da tre spilloni che rimandano ai tre chiodi della croce e i due terminali in seta nera simboleggiano gli zoccoli della pecora.

La confezione dell’indumento è compito delle monache claustrali di Santa Cecilia in Trastevere che filano e tessono la lana di due agnelli che vengono benedetti ogni anno dal Papa nel giorno di sant’Agnese, il 21 gennaio, e sono allevati dai monaci trappisti dell’Abbazia romana delle Tre Fontane.

Saba ha ricevuto il pallio in una piccola scatola e lo indosserà a partire dal prossimo ottobre, quando il nunzio per l’Italia, monsignor Emil Paul Tscherrig, glielo imporrà sulle spalle.

Durante la messa solenne di ieri in piazza San Pietro, Bergoglio ha dimostrato affetto nei confronti dell’arcivescovo sassarese quando, nel momento dello scambio del segno di pace, si è intrattenuto paternamente con lui. Un’attenzione verso la Sardegna che ha ricordato la celebrazione del 4 giugno 2017 quando Francesco volle anche Sassari sul suo altare con il simulacro miracoloso di Nostra Signora del Buon Cammino.

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