La Nuova Sardegna

L’ALTRo CASO NEL SASSARESE. la decisione del tribunale dei minori  

Era scappata dalla Francia a febbraio ma il bimbo deve ritornare dal papà

di Luca Fiori
Era scappata dalla Francia a febbraio ma il bimbo deve ritornare dal papà

SASSARI. Il bambino conteso deve tornare in Francia, paese di origine del papà. È stata rigettata dai giudici del tribunale dei minori di Sassari la richiesta di sospensiva del decreto esecutivo...

04 luglio 2018
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SASSARI. Il bambino conteso deve tornare in Francia, paese di origine del papà. È stata rigettata dai giudici del tribunale dei minori di Sassari la richiesta di sospensiva del decreto esecutivo presentata dall’avvocato Antonio Secci, che assiste la mamma del piccolo di due anni e mezzo “conteso” da due genitori che non si amano più.

Una storia alla “Kramer contro Kramer” che vede contrapposti un papà francese e una mamma di un paese della provincia di Sassari. Un mese fa i giudici a cui si era rivolto il padre del bambino con un ricorso d’urgenza avevano deciso che il piccolo dovesse tornare subito nel «luogo di sua residenza abituale». Il legale della donna aveva chiesto una sospensiva e in suo soccorso era arrivato il parere del neuropsichiatra infantile Roberto Polano che aveva descritto il grave trauma psicologico che un bambino di due anni potrebbe subire in seguito al distacco dalla propria madre e allo sradicamento dal paese nel quale vive ora. Alla richiesta dell’avvocato Secci si era associata anche la pm Luisella Fenu che in subordine aveva chiesto che in sede di esecuzione venisse ipotizzata una mediazione tra le parti. Il collegio di giudici, presieduto da Pietro Fanile, ha però disposto che il bambino debba tornare in Francia dal padre.

La 29enne sarda si era trasferita in Francia con il suo compagno conosciuto all’Università di Sassari e dopo qualche anno di fidanzamento avevano deciso di avere un figlio. Subito dopo erano emersi i primi contrasti di coppia e i due si erano separati. Il tribunale della famiglia di Nimes aveva disposto l’affidamento condiviso del piccolo dando la possibilità alla mamma di portarlo a vivere con lei. Ma vietandole, allo stesso tempo, di lasciare la Francia. Disposizione che la donna non aveva però rispettato. A febbraio infatti la 29enne era fuggita ed era tornata nell’isola con il bambino dopo aver presentato alla Gendarmeria diverse denunce per maltrattamenti e stalking nei confronti dell’ex compagno, difeso dall’avvocato Giuseppe Onorato. Tornando in Italia, la donna ha violato la convenzione dell’Aja e il tribunale per i minori di Sassari si è pronunciato sugli aspetti civili relativi a questa violazione. L’avvocato Secci ha annunciato che i prossimi giorni presenterà ricorso in Cassazione.



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