La Nuova Sardegna

Continuità territoriale in arrivo il nuovo bando

Continuità territoriale in arrivo il nuovo bando

Tavolo tecnico a Roma, la prossima settimana la conferenza di servizi Careddu: sì al diritto alla mobilità per i sardi e alla competitività per l’isola

06 luglio 2018
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SASSARI. Sono due le certezze che fanno dormire alla giunta regionale sonni più tranquilli. Derivano entrambe dall’incontro avvenuto a Roma mercoledì con il ministro Danilo Toninelli, il primo faccia a faccia con il neo responsabile dei Trasporti a 5 stelle. La prima certezza è che i sardi non rimarranno a terra: considerate le lungaggini dovute alle obiezioni dell’Europa sul nuovo bando, il governo ha garantito che ci sarà una proroga dell’attuale sistema di continuità territoriale aerea per Roma e Milano. La seconda certezza è la spalla offerta dal governo, che sosterrà la Sardegna nella complicata battaglia dei cieli con i burocrati Ue. Forte di queste garanzie, l’assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu ieri ha preso parte al tavolo tecnico aperto al Mit proprio per definire i termini della nuova Ct1. Careddu ha ribadito la posizione della Regione: garantire ai sardi diritto alla mobilità esattamente come il resto degli italiani, riducendo al minimo il gap legato alla condizione di insularità. Nella pratica, questo si traduce in un adeguato numero di voli dai tre scali isolani e in tariffe agevolate. Non solo: nonostante le contestazioni mosse dall’Europa, gli aeroporti di riferimento per i collegamenti in continuità territoriale restano Milano-Linate e Roma-Fiumicino: «I grandi hub aeroportuali – ha sottolineato l’assessore Careddu – sono per noi irrinunciabili perché in grado di garantire i migliori servizi di intermodalità». Molto di più, secondo l’esponente della giunta Pigliaru, rispetto ad altri scali suggeriti dall’Ue, come Milano-Malpensa o Bergamo, di riferimento in particolare per alcune compagnie low cost. Il prossimo appuntamento è già fissato: «La conferenza dei servizi dove saranno precisati i contenuti finali del nuovo sistema di continuità territoriale aerea per l’isola – spiega Careddu – sarà convocata la settimana prossima nella sede della Regione a Roma».

Il tavolo tecnico. È stata la prima tappa in vista della conferenza di servizi che disegnerà i prossimi scenari dei cieli per l’isola. Al tavolo tecnico preparatorio insieme all’assessore Careddu c’erano il vice capo di Gabinetto del ministro, Maria Teresa Di Matteo, e la responsabile del Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio, Diana Agosti. Collegata da Bruxelles, la rappresentanza permanente italiana all’Unione Europea. «Un altro passo avanti determinante è stato fatto – dice Careddu – ora procediamo spediti verso una soluzione compatibile con il diritto alla mobilità dei sardi e con le norme nazionali e comunitarie in materia. Al tavolo ministeriale abbiamo anche ribadito la necessità di una continuità che assicuri alla Sardegna massima competitività rispetto ad altri territori, per esempio la Corsica e altre località concorrenti dal punto di vista turistico».

Voli e tariffe. La questione della competitività della Sardegna è legata a doppio filo a quella delle tariffe. Non solo per i sardi ma anche per i non residenti. Da tempo la Regione ha rinunciato alla tariffa unica, perché su questo punto l’Europa è irremovibile: impensabile autorizzare attraverso il sistema della Ct1 tariffe agevolate anche per chi nell’isola viene in vacanza. La motivazione è questa: verrebbe alterato il principio del libero mercato, perché la destinazione Sardegna – in presenza di tariffe aeree più convenienti – diventerebbe più appetibile rispetto alle mete concorrenti. La soluzione è un compromesso: per questo la Regione ha proposto di stabilire un tetto massimo per i biglietti da vendere ai non residenti. Basterà per convincere l’Europa? L’isola ci spera. (si. sa.)

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