La Nuova Sardegna

Quanti danni può fare l'isteria antivax

Eugenia Tognotti
Quanti danni può fare l'isteria antivax

La paccottiglia avvelena il dibattito sui vaccini (vedi il caso Zaytsev). C'è il rischio di gravi falle nella autocertificazione per l'ingresso a scuola

08 luglio 2018
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L'eterno tema dei vaccini e delle vaccinazioni è di nuovo sul tappeto e tutto lascia credere che ci resterà a lungo . A farlo diventare incandescente due notizie, di segno e "peso" diverso, ma che, per una curiosa coincidenza , hanno finito per intrecciarsi. Suscitando reazioni a cui vale la pena di dedicare attenzione per quello che ci raccontano circa gli umori/malumori, i motivi di agitazione, la diffidenza, le critiche, i sospetti, le nicchie di resistenza alla vaccinazione in strati di popolazione forse più estesi di quanto non fossimo portati a pensare.

La prima, che circola dal momento in cui è stata resa nota la bozza dell'accordo per la formazione di un esecutivo giallo-verde, riguarda la semplificazione degli adempimenti amministrativi dei genitori ai quali basterà un'autocertificazione per far ammettere i figli a scuola, in attesa di un disegno di legge, già allo studio, di M5s e Lega. La seconda, invece, è collegata ad una tranche de vie del pallavolista Ivan Zaytsev, che aveva postato sul suo profilo Facebook una foto con la notizia di aver fatto vaccinare la sua ultima figlia («Anche il Meningococco è fatto»), evocando l'importanza di quella scelta di prevenzione, anche alla luce delle raccomandazioni dell'Oms.

È bastato questo per spingere l'eterogenea galassia dei no vax e di haters variamente orientati - con i polpastrelli direttamente collegati alla pancia - ad esercitarsi con insulti («zingaro»), accuse ingiuriose tra cui quella, inevitabile, di essere al soldo di case farmaceutiche, argomento principe della paccottiglia complottista. Senza parlare dei sibili di malaugurio indirizzati ai due bambini dello "Zar dalle mani di pietra". Che, invece, si era detto pronto a cercare « l'empatia nel dialogo per comprendere le ragioni di chi, sulla questione, è contrario». Una missione impossibile, essendo saltata, nel dibattito pubblico del nostro Paese, ogni regola elementare di convivenza, tolleranza, persino di educazione minima. Il pensiero di pancia ha alimentato anche le proteste e la delusione del popolo pentastellato a cui non basta l'autocertificazione e la semplificazione della documentazione da presentare per l'accesso a scuola, sulla base dell'accordo Miur-Salute.

Sui social il dissenso ha preso di mira la nuova ministra della Salute, Giulia Grillo, rea di non aver cancellato a tamburo battente l'obbligatorietà , anticipando anzi che farà vaccinare il bambino che aspetta. Non resta ora che aspettare l'annunciata riforma, targata M5s e Lega, e l'istituzione dell'Anagrafe nazionale. Con qualche inquietudine per espressioni che sottendono posizioni note circa i vaccini. Per dire. Sta per essere creato un tavolo ministeriale di esperti, scelti da Ministero e Regioni nel mondo professionale, scientifico, istituzionale, sociale, nella cui scelta si privilegerà il criterio della competenza rispetto a quello della rappresentanza. Fin qui tutto bene. Ma perché precisare, testualmente, che deve trattarsi di esperti "indipendenti (privi di rapporti finanziari con i produttori di vaccini)", come se, finora, quest'ambito cruciale della medicina pubblica fosse stato dominato da medici, ricercatori e scienziati "dipendenti" dagli interessi delle multinazionali del farmaco, mai sazie di profitti?

Intanto, il quotidiano Times - commentando l'incremento dei casi di morbillo in Gran Bretagna - mette in guardia i non vaccinati dal viaggiare in paesi come l'Italia dove sarebbero presenti ampi focolai, anche per colpa di Lega e M5s. A noi, qui, in partibus infedelium non resta che sperare che l'autocertificazione non registri falle, a causa dell'isteria antivax nutrita dalla perdita della memoria collettiva dell'età pre-vaccinazione, in cui tremende malattie come vaiolo o poliomielite, ma anche parotite e morbillo, erano mali comuni, spesso mortali, cancellati o quasi, dopo le massicce campagne di vaccinazione, dalla nera lavagna delle malattie che affliggevano l'umanità.

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