La Nuova Sardegna

La Cgil: sul metano non si torni indietro

La Cgil: sul metano non si torni indietro

Carrus contro il ministro Toninelli: «Non ha a cuore gli interessi dei sardi»

09 luglio 2018
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CAGLIARI. I dubbi sul metano del Mo5s, compresi quelli del ministro Danilo Toninelli, mettono in allarme la Cgil. «Chi ha davvero a cuore i temi ambientali e lo sviluppo della Sardegna non può mettere in dubbio la metanizzazione – dichiara il segretario regionale Michele Carrus – perché è indispensabile sia per contribuire a una forte riduzione delle emissioni climalteranti, sia per recuperare uno dei principali fattori di penalizzazione del sistema sociale, economico e produttivo dell’isola». Carrus risponde a chi vorrebbe stoppare il progetto condiviso dopo anni di studi e di battaglie dal mondo scientifico e accademico, da quello delle imprese e dei lavoratori, da gran parte delle stesse associazioni ambientaliste e culturali, dalle istituzioni a tutti i livelli. «Come si fa a sostenere che i sardi, unici in tutta Italia a non aver accesso a questa essenziale risorsa, debbano continuare a rinunciare al metano e alle opportunità che offre? Perché rinunciare alla solidarietà nazionale finalmente ottenuta, a fatica, per questo progetto strategico? Perché rinunciare all’opportunità di rendere la nostra isola un punto di riferimento strategico per i traffici marittimi nel Mediterraneo, che non a caso potranno usare soltanto Gnl sin dal prossimo 2021?», chiede il segretario della Cgil, che sottolinea anche i benefici della metanizzazione: «Risparmi in bolletta per famiglie e imprese, riduzione impatto ambientale, sicurezza e stabilità della rete energetica regionale, nuovo impulso ai sistemi produttivi».

Carrus se la prende con il ministro della Infrastrutture. «Stupiscono le dichiarazioni dell’impertinente ministro Toninelli, che ha liquidato la metanizzazione come obsoleta quando invece il pertinente ministero dello Sviluppo economico ha inserito la Sardegna nella rete nazionale dei gasdotti, quando a livello globale il metano è indicato come miglior fossile di transizione verso la decarbonizzazione, quando lo stesso Piano energetico regionale, che aveva già anticipato quest’ultima al 2040 ( pianificando un completo approvvigionamento da fonti rinnovabili, inserisce questo percorso dentro il quadro imprescindibile della metanizzazione. Realizzare i rigassificatori e la dorsale di distribuzione del metano e i depositi costieri di Gnl programmati, significa lavoro oggi e domani, vantaggi per le famiglie, per l’economa e per l’ambiente. La vera riconversione ecologica non può che passare per il metano e chi dice il contrario o ignora il contesto nel quale viviamo, compreso ciò che oggi ruota intorno alle rinnovabili, o non ha a cuore gli interessi dei sardi».

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