«No ai metanodotti ma Gnl necessario»
«La Cgil stravolge furbescamente la posizione del Movimento 5 stelle sul metano per sostenere una tesi discutibile, se non del tutto infondata, sotto il profilo industriale ed energetico: tesi che...
10 luglio 2018
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«La Cgil stravolge furbescamente la posizione del Movimento 5 stelle sul metano per sostenere una tesi discutibile, se non del tutto infondata, sotto il profilo industriale ed energetico: tesi che peraltro rivela una preoccupante confusione da parte del sindacato sul tema dell'energia e sul funzionamento stesso del sistema elettrico».Lo afferma Andrea Vallascas, capogruppo M5s in commissione attività produttive, in merito alle dichiarazioni del segretario regionale Cgil, Michele Carrus, sulla metanizzazione dell’isola. «Ricordo a Carrus – sostiene – che abbiamo inserito il Gnl nel programma Energia del Movimento, perché consideriamo il gas una fonte energetica importante, oltre che per i trasporti pesanti, per sostenere il processo di transizione dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili, che si dovrebbe concludere nel 2050. Ma siamo del tutto contrari alla realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto del gas, come i metanodotti, perché le consideriamo inutili, invasive per l'ambiente e costose per i cittadini (i costi di realizzazione finiranno direttamente in bolletta). Per i tempi di realizzazione e gli investimenti impiegati, la loro costruzione può trasformare la fase di transizione in fase permanente, a scapito dei processi di diffusione dell'elettrificazione e delle rinnovabili». Vallascas contesta Carrus anche sui benefici del metano per l’isola e sulla questione della stabilità della rete dell'energia elettrica: «Un falso problema, visto che – ma questo dovrebbe saperlo – in Sardegna si produce più energia di quanta se ne consumi, tant'è vero che ogni anno abbiamo un significativo surplus di produzione che esportiamo nella penisola attraverso il cavo Sapei».
