La Nuova Sardegna

Martina lavora alla tregua ma resta l’incognita Soru

Martina lavora alla tregua ma resta l’incognita Soru

Il caso Sardegna nelle mani del segretario: forse i big regionali convocati a Roma L’assemblea prevista per domani slitta al 23 luglio ma serve l’ok del Nazareno

11 luglio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Non più venerdì 13, nonostante dicono porti fortuna, ma con molta più probabilità lunedì 23 luglio. Sempre che nel frattempo arrivi il benestare della segreteria nazionale. Dunque, fra due settimane l’assemblea del Partito democratico potrebbe essere riconvocata per l’elezione del successore di Giuseppe Luigi Cucca alla segreteria. Almeno è questa l’ipotesi avanzata da quaranta delegati, appartengono tutti alle correnti popolari-riformisti, renziani ed ex Diesse, sono quelle pronte a candidare Emanuele Cani, nella lettera urgente spedita, a Cagliari e a Roma, mercoledì mattina. L’hanno indirizzata, nell’ordine, alla presidente regionale Lalla Pulga, al segretario nazionale Maurizio Martina, e per conoscenza alla commissione regionale di garanzia e a quella centrale. È ancora una richiesta, va sottolineato, ma potrebbe avere buone possibilità di successo. Soprattutto perché dopo l’assemblea-rissa di lunedì, ad Abbasanta, il neo segretario, è stato eletto sabato a Roma, si sarebbe impegnato a disinnescare il caso Sardegna. Sarebbero state diverse le sue telefonate con i vari protagonisti della dura contrapposizione d’inizio settimana e presto alcuni di loro potrebbero essere convocati nella Capitale per un chiarimento definitivo. Certo, la possibilità che il Pd sardo sia commissariato c’è ancora, così come anche quella dell’arrivo di un garante-controllore, ma Martina prima di qualunque decisione drastica vorrebbe giocarsi la possibilità di una nuova assemblea regionale. Non sarà facile, il percorso sembra essere sin da subito pieno di insidie, con un regolamento interno che si è dimostrato finora fin troppo rigido. Prima di tutto c’è da capire chi dovrebbe convocare l’assemblea del 23: la presidente Lalla Pulga, però è stata lei la prima a sollecitare il commissariamento dopo la chiusura burrascosa dell’assemblea-gazzarra, oppure spetterà all’ufficio di presidenza nel caso in cui da parte della stessa presidente ci fosse il gran rifiuto? È questo il primo nodo che Martina sembra essere chiamato a risolvere e non sarà per nulla facile trovare la soluzione. Però in questi giorni che mancano all’ipotetica data del 23 luglio potrebbe accadere anche questo: la presentazione di una candidatura alternativa a Cani. Da chi potrebbe essere proposta? Forse da una parte della corrente capeggiata da Renato Soru, anche se proprio ieri l’eurodeputato ha ribadito su Facebook: «L’unica strada possibile per far rinascere il Pd è quella di un congresso straordinario». Concetto anche rilanciato dall’autocandidata alla segreteria Dolores Lai: «Il Partito è di tutti quelli che, dopo quanto accaduto nelle elezioni politiche di 4 marzo, vogliono che ci sia un cambiamento. Il Partito non può continuare a essere invece solo di chi, ancora una volta, vuole imporre un segretario regionale scelto da pochi». Di fronte a quest’ennesima levata di scudi Martina starebbe provando a sondare – fra i soriani? – la possibilità che possa esserci un candidato alternativo a quello proposto dalle altre correnti. Però va ricordato subito che sulla carta l’avversario di Emanuele Cani, avrebbe poche possibilità di successo: popolari-riformisti, renziani ed ex Diesse, i suoi sostenitori, possono contare su una maggioranza ampia di delegati. Proprio per questo i soriani potrebbero rifiutare la proposta di correre sapendo comunque di essere già sconfitti, – sempre sulla carta – ancora prima del voto. In ogni caso il segretario nazionale ci vuole provare a riportare il Pd sardo in una situazione di tranquillità almeno apparente. Con, in chiusura, l’ex deputato Siro Marrocu, fa parte dei Diesse, che ha lanciato l’ennesimo appello: «Lavoriamo il più possibile per l’unità del Partito . Le elezioni regionali del 2019 sono ormai alle porte e con gli alleati non abbiano neanche cominciato a confrontarci. Invece dobbiamo farlo subito». (ua)

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative