La Nuova Sardegna

Sassari-Olbia, nuove accuse all’Anas

Sassari-Olbia, nuove accuse all’Anas

Il cantiere infinito. La Delussu costruzioni: lavori finiti da 2 anni ma non ci hanno pagato

11 luglio 2018
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SASSARI. Non c’è pace per le imprese della Sassari-Olbia. Un calvario che riguarda un numero sempre più lungo di piccoli imprenditori. Sardi soprattutto. Perché se è vero la crisi ha colpito i colossi delle costruzioni che arrivano da oltre Tirreno, i ritardi nei pagamenti stanno mettendo in ginocchio le decine di aziende sarde che hanno lavorato per realizzare la 4 corsie. Di questo elenco fa parte la Delussu costruzioni, una società di Irgoli che in Ati con la De Sanctis Spa si era aggiudicata i lavori del lotto 8, dal comune di Monti fino all’ingresso di Olbia. «Il cantiere è stato aperto il 5 dicembre 2013 e i lavori si sono conclusi il 13 ottobre 2016 – racconta Sandro Delussu –. Terminati dopo la data di apertura al traffico, perché si è proceduto all’apertura nonostante alcuni lavori di contorno siano stati eseguiti dopo. Tutto questo senza dare luogo né a problemi e né tanto meno a contenziosi con l’Anas, e pagando completamente tutte le maestranze e fornitori».

Il lotto 8 fu uno dei primi a essere aperto. Era il 23 giugno 2016 e per l’occasione vennero in Sardegna il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani. Sono passati più di due anni ma la Delussu non ha ancora ricevuto quanto le spetta. «Purtroppo ad oggi ancora non siamo stati pagati completamente, nonostante tutti i termini di collaudo siano scaduti e si aspetti ancora invano che l’Anas o i suoi collaudatori completino le carte di rito per poi procedere all’ultimo pagamento – dice l’imprenditore di Irgoli –. Nonostante le varie assicurazioni verbali dei funzionari la situazione non si sblocca e avanziamo delle somme che abbiamo anticipato ormai da due anni. Quello che vorrei capire è: ma se l’Anas accusa le imprese che per vari motivi si trovano in difficoltà economiche di non completare i lavori e quindi provvede a rescindere contratti, a bloccare lavori e ad aprire vertenze giudiziali, perché allora non paga le aziende virtuose, che hanno portato a termine i lavori e che non hanno creato nessun disagio?».



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