La Nuova Sardegna

Aras, manca un allegato stop al concorso per Laore

di Antonello Palmas
Aras, manca un allegato stop al concorso per Laore

Accuse di Fenu e Manca (M5s) alla Regione. L’assessore Spanu: «Mai avvisati» In ritardo il parere dei ministeri che devono sbloccare la vertenza. Oggi un sit-in 

17 luglio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. I parlamentari sardi del M5s che attaccano la Regione accusandola di inadempienze riguardo alle procedure per il passaggio dei dipendenti Aras sotto Laore. La Regione che si difende affermando di aver sollecitato risposte dai ministeri competenti. E il sindacato Confederdia che per oggi ha organizzato una manifestazione sotto la sede del Consiglio regionale a Cagliari per spingere sull’applicazione della legge 3/2009 che prevede l’assorbimento. Di colpo riprende vigore la polemica riguardante l’Associazione regionale allevatori, che da oltre 30 anni fornisce assistenza tecnica alla zootecnia sarda, la quale deve molto ai suoi veterinari, agronomi, amministrativi e tecnici di laboratorio.

La crisi e la decisione dei commissari dell’Aia (Associazione italiana allevatori) di mettere in liquidazione Aras sembrava il preludio alla svolta, con l’assorbimento in Regione o con la creazione di una società in house a controllo regionale, ma ancora tutto tace. E per oggi è stata programmata la protesta: «Dove si è arenato il documento elaborato dagli assessori all'agricoltura e al personale che doveva dimostrare la correttezza e convenienza di tale operazione?» si chiede il sindacato Confederdia, che sottolinea come i lavoratori continuino a portare avanti la misura sul benessere animale nonostante la mancata corresponsione degli stipendi e dei rimborsi per le spese già sostenute per raggiungere le aziende. «Nostro malgrado ci vediamo costretti ad alzare i toni della protesta e la stessa misura 14 sul benessere degli animali rischia di interrompersi, con gravi ripercussioni su tutti gli operatori del settore».

I parlamentari Cinquestelle Emiliano Fenu e Alberto Manca accusano: «Le inadempienze della Regione stanno bloccando il concorso per il passaggio dei dipendenti Aras a Laore, con il rischio che il mondo delle campagne resti privo di importanti servizi di assistenza». Secondo i pentastellati «la Ragioneria generale dello Stato non può esprimere il tanto atteso parere in merito all’applicabilità della legge regionale 3/2009 che prevede l’indizione di un concorso per l’inquadramento dei quasi 300 dipendenti da parte di Laore, in quanto la Regione non ha inviato alla Ragioneria la necessaria tabella esplicativa riguardante gli oneri conseguenti alla eventuale assunzione dei tecnici, del numero esatto e delle caratteristiche degli stessi. Con spirito collaborativo abbiamo comunicato alla Regione questa mancanza e ci auguriamo che si tratti soltanto di un mero errore materiale, ma ora chiediamo alla Regione di porre rimedio con estrema urgenza».

L’assessore degli affari generali Filippo Spanu fa sapere di aver «inviato il 15 giugno la relazione tecnica al capo di gabinetto del ministero dell’economia e agli omologhi di affari regionali, funzione pubblica e agricoltura. Parallelamente si è ritenuto opportuno sensibilizzare i parlamentari, in particolare quelli di maggioranza. Non avendo ricevuto risposte, abbiamo sollecitato l’attenzione dei ministeri interessati e nei giorni scorsi ne abbiamo parlato col ministro degli affari regionali Erica Stefani. Il 19 luglio è previsto un incontro di approfondimento al dipartimento affari regionali».

Spanu afferma di aver «scoperto dalla stampa che la Ragioneria ha ricevuto il documento solo il 12 luglio, mancante di una pagina allegata», parlando di un «errore di trasmissione che solitamente si corregge con una comunicazione tra uffici in circa 5 minuti» e lamentando di non aver avuto alcuna segnalazione dal Mef. «Nel rispetto del principio di leale collaborazione abbiamo subito inviato la tabella mancante. Speriamo che questa volta il ministero e i parlamentari coinvolti, in base alle loro rispettive competenze, possano dare risposta alle nostre articolate argomentazioni».



In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative