La Nuova Sardegna

La Regione pensa a un’Apa unica

La Regione pensa a un’Apa unica

La vertenza degli allevatori senza stipendio, nuovo sit in davanti all’assessorato

20 luglio 2018
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CAGLIARI. L’unificazione delle quattro Apa sarde, le associazioni provinciali allevatori che assistono le aziende zootecniche e si occupano di un aspetto fondamentale come la genealogia. È quanto prospettato ieri ai dipendenti di Cagliari e Sassari, da circa un anno ormai senza stipendio e soprattutto senza alcuna certezza sul loro futuro, che manifestavano sotto gli uffici dell’assessorato all’agricoltura in via Pessagno. Con loro ha parlato il capo di gabinetto dell’assessorato all’Agricoltura Antonio Biancu: «C’è tutto l’impegno della Giunta e dell’assessorato dell’agricoltura – a detto – per difendere i posti di lavoro, sia gli 81 attuali che quelli dei 13 licenziati negli scorsi mesi dai commissari straordinari nominati per gestire la crisi dell’organizzazione privata». «L’assessorato sta dialogando con i commissari nominati dall’Aia (Associazione italiana allevatori) ed avrà il 24 luglio il prossimo incontro – riferisce la segretaria generale della Uila Uil Sardegna, Gaia Garau – Gli intenti della Regione sono buoni: aspettiamo il 24 luglio per vedere se si trasformeranno in realtà». La Garau fa sapere che è stata prospettata la possibilità di una unificazione in modo da aumentare le risorse e ampliare i servizi offerti agli allevatori sardi (Nuoro-Ogliastra è già stata trasferita a Oristano), soluzione che consentirebbe di mantenere tutto il personale. «Questa prospettiva ci pare buona – afferma la sindacalista – aspettiamo il prossimo incontro coi commissari per capire se la strada è percorribile. I sindacati non abbassano la guardia: la mobilitazione in favore dei lavoratori stremati dalla prolungata crisi continuerà fino a quando non vedremo azioni concrete».

«Così come assicurato dall’assessore Pier Luigi Caria – ha detto Biancu – la Regione non farà mancare le risorse necessarie, attraverso il trasferimento dei fondi a Laore, per garantire un futuro ai lavoratori e alle preziose prestazioni che per anni sono state assicurate alle imprese zootecniche sarde per la valorizzazione, il miglioramento genetico degli animali e la difesa delle razze autoctone». (a.palm.)

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