
Sussidi in ritardo. In una lettera inviata al difensore civico, l’associazione «Altroconsumo», a nome delle famiglie dei malati psichici, ha scritto: «I Comuni non pagano più i sussidi, nonostante esista un Fondo regionale per le autosufficienze, ma la Regione ha imposto un’assurda priorità nei pagamenti, tagliando fuori i malati psichici». Secondo l’Associazione «gli inspiegabili ritardi continuano a provocare troppe emergenze in molte famiglie». Soprattutto perché i sussidi hanno questo scopo: facilitare l’inserimento di chi vive lo svantaggio della disabilità mentale, mentre «oggi il problema è nei fatti scaricato ancora una volta sui nuclei familiari che da soli non possono farcela». È per tutti questi che «chiediamo l’intervento immediato del difensore civico».
Farmaci obbligati. È più complesso il caso sollevato dall’Associazione dei malati reumatici. In un comunicato, scrive che «la direzione dell’assessorato alla sanità ha imposto ai medici di prescrivere solo i cosiddetti farmaci biosimilari e non quelli biologici finora previsti dai protocolli terapeutici». Ed è una decisione respinta con forza dall’Asmar: «Non siamo contrari all’utilizzo di medicinali equivalenti ma solo per i pazienti non ancora sottoposti ad altre terapie. Mentre siamo contrari alla sostituzione dei farmaci che utilizziamo da anni e soprattutto danno buoni risultati».
Tra l’altro, aggiunge l’Associazione, «la scelta dell’assessorato mira solo a un risparmio economico, ma quando c’è di mezzo la salute questi conti sono inaccettabili». La conclusione dell’Asmar è perentoria: «Siamo pronti a chiedere l’intervento della magistratura contro ogni tentativo di limitare l’autonomia dei medici e soprattutto il nostro diritto costituzionale alla continuità terapeutica».