La Nuova Sardegna

Dal mare di Alghero ritornano a galla gli spumanti Akenta

di Nicola Nieddu
Dal mare di Alghero ritornano a galla gli spumanti Akenta

ALGHERO . Dopo sei mesi di immersione a trenta metri di profondità nelle acque di Porto Conte, l'Akènta rivede la luce. Ieri si è ripetuto quello che, da sette anni, è una sorta di rito per la...

22 luglio 2018
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ALGHERO . Dopo sei mesi di immersione a trenta metri di profondità nelle acque di Porto Conte, l'Akènta rivede la luce. Ieri si è ripetuto quello che, da sette anni, è una sorta di rito per la Cantina Sociale di Santa Maria La Palma: l'Akènta Day. Una giornata dedicata allo spumante algherese che in pochi anni ha conquistato milioni di palati in tutto il mondo, diventando uno dei vini spumanti più prestigiosi. Tra l'altro la giornata dell'Akènta Day è stata anticipata dalla notizia giunta dall'Inghilterra con la rivista The Drink Business che ha assegnato allo spumante un punteggio di 92/100. La giornata è stata aperta con l'emersione della cantina subacquea depositata sul fondale delle acque di Porto Conte. Emersione spettacolare avvenuta con l'elicottero davanti a decine di imbarcazioni di curiosi che nel pomeriggio hanno improvvisato "Boat Party".

L'Akènta Day dello scorso anno è stato chiuso con uno spettacolo di acrobati nel porto di Alghero, quest'anno è stata proposta un'altra formula con il coinvolgimento diretto di una serie di locali del Centro commerciale naturale nel centro storico algherese che si è conclusa alla discoteca Maden. L'Akènta, il cui nome deriva dall'augurio sardo "A Chent'annos", è uno spumante vermentino di Sardegna Doc, prodotto da uve coltivate all'internodel Parco di Porto Conte. Lavorato secondo il metodo “Charmant”, viene lasciato affinare a circa trenta metri di profondità, per un periodo che varia dai 6 ai 12 mesi, dentro una speciale cantina subacquea. All'interno della Cantina vengono immerse circa 700-800 bottiglie tutte da 0,75 cl che diventano Akènta Sub. Poi c'è l'Akènta classico, di cui vengono prodotti i formati da 0,75 e il magnum. Grazie al rispetto di precisi criteri di sostenibilità ambientale, l'Akènta è stato il primo vino a potersi fregiare del marchio della rete dei parchi della Sardegna. I fattori principali che favoriscono l'affinamento del vino in ambiente subacqueo sono la temperatura costante tra i 12 e i 14 gradi, la giusta umidità, la pressione di quattro atmosfere nella profondità marina che favorisce la tenuta dei tappi, il movimento continuo e leggero del mare che contribuisce a mantenere l'uniformità del prodotto. La mancanza di luce solare diretta, invece, favorisce la stabilità dell'aroma mentre la mancanza di ossigeno impedisce i fenomeni di ossidazione e invecchiamento. Accanto al sapore unico dato dall'affinamento in mare, l'Akènta Sub presenta un'altra caratteristica esclusiva dovuta alla permanenza in fondo al mare: sulla bottiglia si formano incrostazioni naturali date dal fenomeno del fouling e dal lavoro di organismi marini che creano una sorta di disegni, conferendo una speciale unicità a ogni singola bottiglia che diventa un pezzo unico, da collezione. E il suo sapore, chiudendo gli occhi, racconta un viaggio tra i profumi del mare di Porto Conte, delle essenze mediterranee, del sole e della terra di Alghero. Una poesia di sapori e profumi, così l'Akènta ha conquistato tutti.



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