La Nuova Sardegna

Baja Sardinia, massacrata di botte e uccisa: due arresti

di Tiziana Simula
Baja Sardinia, massacrata di botte e uccisa: due arresti

Un festino a base di cocaina finisce in modo tragico: una violenza bestiale. La donna presa a pugni e la sua testa sbattuta contro water e lavandino

25 luglio 2018
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ARZACHENA. Massacrata di botte, tanto da farla morire. Una fine atroce, arrivata dopo ore di agonia in una domenica assurda scandita da colpi e cocaina. Prima il litigio e il pugno in faccia. Poi, ancora botte sotto gli effetti della droga. Fino all’esplosione di una violenza inaudita: l’afferrano per i capelli e le sbattono più volte la testa contro il water e il lavandino del bagno, riducendola in fin di vita. Quando Zeneb Badir, 34 anni, marocchina, residente ad Arzachena, è arrivata all’ospedale di Olbia poco prima delle 4 del mattino di lunedì, era in coma. Non si è più ripresa. È morta nella tarda mattinata di ieri.

Fermati due connazionali. Due suoi connazionali – Jalal Hassissou, 40 anni, e Soufyane El Khedar, 36 anni, uno residente ad Arzachena, l’altro ad Abbiadori – si trovano in stato di fermo nel carcere di Nuchis, provvedimento eseguito dai carabinieri su disposizione del sostituto procuratore Cristina Carunchio. L’accusa è di omicidio aggravato per futili motivi, in concorso tra loro.

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