La Nuova Sardegna

Mura tenta il dietrofront «M5s mi ha abbandonato»

di Alessandro Pirina
Mura tenta il dietrofront «M5s mi ha abbandonato»

Il deputato-skipper si difende: «Io vittima delle fake news, rispetto il Parlamento» Poi ribadisce: «Ho sempre detto che avrei continuato con la mia attività in mare»

26 luglio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Sfiduciato da Di Maio, scaricato dai deputati del suo gruppo, Andrea Mura si sente abbandonato ma tenta l’ultima carta per rimanere all’interno del Movimento. E prova a difendersi dichiarandosi vittima di fake news e di dichiarazioni mai rilasciate alla stampa. Insomma, a tre giorni dall’intervista alla Nuova che ha provocato una bufera nazionale nei suoi confronti, e che di fatto lo ha messo alla porta del M5s, il parlamentare cerca di smentire quanto dichiarato, e che invece risulta dalla mail pubblicata in questa pagina. Un tentativo di retromarcia mal riuscito, insomma. Anche perché nello stesso comunicato conferma che, una volta eletto alla Camera, avrebbe continuato a svolgere la sua professione di velista. Accusa poi il Movimento di averlo abbandonato, ma nel contempo per chiarire la vicenda chiede un confronto con i vertici M5s. Vertici che però sulla questione si sono già espressi. «Non è che dovrebbe, doveva già essersi dimesso», ha detto Luigi Di Maio, il leader dei 5 stelle. Insomma, il destino di Mura sembra già segnato: nel M5s non c’è più spazio per il deputato-testimonial.

Lui, però, non demorde. «Sono un uomo di sport, velista professionista, per questo mi è stato chiesto di candidarmi con il Movimento – scrive Mura –. Ho sempre detto che avrei continuato questa attività una volta eletto perché credo sia un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della tutela del mare. In Sardegna il M5s ha vinto una campagna elettorale durissima anche grazie al mio contributo con circa 60mila voti». Insomma, il parlamentare rivendica il suo successo elettorale e conferma di non avere mai pensato di chiudere per 5 anni con la vela, ma sostiene che sul suo conto in questi giorni siano circolate «varie fake news. La notizia secondo cui avrei il 97% di assenteismo è totalmente falsa e infondata: la mia presenza fino al 19 luglio è pari al 59%, basta vedere i dati ufficiali della Camera». Peccato però che i dati ufficiali, forniti da Openpolis, vedano Mura assente al 96,36% delle votazioni. Appena il 3,64 di presenze, ma c’è anche chi fa peggio di lui come l’ex ministra di Forza Italia, Michela Vittoria Brambilla e due deputati del M5s, Leonardo Salvatore Penna e Iolanda Nanni. «Non è vero nemmeno che sto veleggiando – continua a difendersi Mura – perché la mia barca è ferma dal 30 settembre. Fra le altre cose ho lavorato intensamente alla riforma della navigazione da diporto che presenterò a settembre. La stampa mi ha attribuito delle affermazioni false da me mai pronunciate. Non ho mai detto che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial. Io ho grande rispetto per l'attività del Parlamento e non mi sognerei mai di dire cose del genere». Parole che invece risultano dalla mail con l’intervista pubblicata nell’articolo accanto.

Nel tentativo di difesa il deputato però accusa anche il Movimento che «a fronte di questa tempesta mediatica violentissima mi ha ingiustamente abbandonato in mezzo al mare. Ma sono un navigatore solitario degli oceani, abituato ad affrontare con pazienza le burrasche più dure». Di qui la richiesta di un confronto con i vertici del M5s per chiarire la vicenda. Ma le parole di Di Maio sembrano quasi ultimative. Concetto ribadito anche dalla deputata Emanuela Corda, che su Facebook ha preso le distanze dal collega di Montecitorio: «Non sarà un Mura, o chiunque altro, a offuscare quello che abbiamo costruito».

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative