La Nuova Sardegna

Abbanoa, scontro acceso tra i Comuni e la Regione

Polemiche dopo la nomina del nuovo amministratore unico della società   È la prima elezione dopo l’intervento dell’Anac che ha modificato il peso dei voti

28 luglio 2018
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SASSARI. Il giorno dopo è quello dei bilanci. Abbanoa ha un nuovo amministratore unico e non è quello indicato dalla Regione, che fino a poco tempo fa aveva la possibilità di scegliere il suo candidato senza troppi affanni, dato che il “peso” delle azioni equivaleva a quello del voto e la Regione ne aveva il 70 per cento del totale. Dunque, l’elezione era una sorta di formalità. La nuova norma, imposta dall’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, ha cambiato le carte in tavola per quanto riguarda la nomina dell’amministratore che nell’ultima elezione è stata regolata da patto parasociale che prevede una diminuzione del peso della Regione (che detiene il 70 per cento delle azioni ma il cui voto vale per il 20) a favore di un aumento di quello attribuito ai Comuni che si sono divisi il restante 80 per cento. E per lasciare il segno è bastata la prima volta dato che il candidato suggerito dalla Regione è stato stracciato da quello sostenuto dalla maggioranza dei sindaci. Dalla terna di nomi identificati dall’Egas, l’ente di governo dell’ambito della Sardegna, è quindi venuto fuori quello di Abramo Garau, mentre la Regione si era spesa per sostenere la nomina di Andrea Bossola. Uno smacco? Una scelta politica? Una valutazione basata sulle competenze? Difficile dirlo, forse il risultato finale è stato un mix di questi fattori che ha chiarito l’esito di un vortice di incontri e riunioni che si sono rincorsa fino alla mattina prima del voto, quando il presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha incontrato alcuni sindaci per spigare i motivi che avevano portato la Regione a sostenere la candidatura di Bossola che invece si è fermato al 34,4 per cento portano a casa la preferenza (scontata) della Regione e quella di un solo comune dell’isola, Sassari, che nonostante il peso specifico piuttosto alto (12,6 per cento), non è bastato per superare Abramo Garau che, invece, ha raggiunto il 48,66 per cento delle preferenza e ha ottenuto il ruolo di amministratore unico dell’ente gestore delle acque sarde.

Garau è quindi il nome nuovo di Abbanoa, è stato scelto dal “partito dei sindaci” ed è subentrato ad Alessandro Ramazzotti che ha lasciato Abbanoa dopo quattro anni di amministrazione trascorsi tra alti e bassi che si possono tradurre nel risanamento del bilancio e nel rapporto mai nato con i cittadini sardi. Ma adesso il futuro di Abbanoa è nelle mani di Abramo Garau. (c.z.)

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