La Nuova Sardegna

Il travaglio del Pd, Pigliaru: "Speravo in un segretario meno legato alle correnti"

Francesco Pigliaru
Francesco Pigliaru

Il presidente della giunta regionale in un post su Facebook parla anche di Abbanoa e dell'occupazione delle poltrone

30 luglio 2018
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CAGLIARI. «Sabato 28 luglio all'assemblea del Pd ad Abbasanta non ero presente perché auspicavo una soluzione diversa, quella di un segretario, in questa fase delicatissima, capace di raccogliere un consenso più ampio, meno legato a un accordo tra correnti». Così il presidente della Regione Sardegna e neo tesserato del Pd, Francesco Pigliaru, su Facebook, in merito all'elezione di Emanuele Cani, ex parlamentare dem, alla guida del partito sardo.

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«Un segretario garante per tutti - continua il governatore - non solo per chi si riconosce nelle aree ma anche per i molti che non hanno altra appartenenza se non quella al Partito democratico. Ma la mia proposta è stata semplicemente ignorata». Ora, aggiunge, tocca a Cani lavorare per un Pd più unito e più forte, intorno a una proposta politica che deve essere profondamente rinnovata. «Spero che il primo a mettere da parte l'appartenenza a una corrente, a dare l'esempio, sia proprio lui. Buon lavoro, io farò la mia parte con il massimo spirito di collaborazione».

All'inizio del post Pigliaru cita l'ex segretario Renato Soru che durante l'assemblea di sabato aveva fatto notare la sua assenza. «Come mai anche stavolta, pur essendo un iscritto, non è presente? - aveva chiesto l'eurodeputato rivolgendosi alla platea - un motivo potrebbe essere questo: neanche lui è d'accordo con l'occupazione delle poltrone, come peraltro è riaccaduto anche l'altro giorno all'assemblea per eleggere l'amministratore di Abbanoa».

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