La Nuova Sardegna

Mura cacciato dal M5S Ma resta in Parlamento

di Gianna Zazzara
Mura cacciato dal M5S Ma resta in Parlamento

Il deputato espulso dal movimento entra nel gruppo misto della Camera Sotto tiro per le assenze, si era giustificato: «Io la politica la faccio in barca»

01 agosto 2018
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SASSARI. ]Andrea Mura, il deputato-velista finito nell’occhio del ciclone per il suo originale modo di intendere la politica, che pretende di svolgere in mezzo al mare, continuerà a fare il parlamentare. Nonostante l’espulsione dal Movimento 5 Stelle – comunicata lunedì sera all’assemblea di Montecitorio dalla vicepresidente Maria Edera Spadoni – Mura continuerà a far parte della Camera dei Deputati. Il velista cagliaritano, infatti, vincitore per tre volte di seguito della Ostar, una delle più dure regate transatlantiche, ha tenuto dritta la barra, non si è dimesso e ora risulta iscritto al gruppo misto, del quale fanno parte altri 21 deputati. Grazie all’espulsione dal M5S, Mura incasserà per intero l’indennità parlamentare di circa 20mila euro al mese: non dovrà infatti né rendicontare le spese né girare parte dello stipendio al fondo per le imprese, così come previsto dal codice di comportamento dei pentastellati. Per non parlare dei benefit che potrebbe ottenere a fine legislatura: l’assegno di fine mandato e la pensione di parlamentare una volta compiuti 65 anni, cioè tra 9 anni.

Andrea Mura è stato espulso dal gruppo Cinque Stelle per aver collezionato, in soli 5 mesi di legislatura, quasi il 97% di assenze. Intervistato dalla Nuova Sardegna il velista si era giustificato così: «L’ho detto fin dall’inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica». E ancora: «Un giorno la settimana sono a Roma per la commissione trasporti. Parto col primo volo della mattina e rientro con l’ultimo. In ogni caso, con la maggioranza schiacciante che i 5 Stelle hanno alla Camera dei Deputati, che io sia presente o meno non fa alcuna differenza». Per concludere: «L’attività politica non si svolge solo in Parlamento. A novembre sono impegnato nella famosa Rotta del rum, una regata transatlantica in solitario che si svolge ogni 4 anni: parte dalla Francia e arriva a Guadalupa, nei Caraibi. Userò la mia imbarcazione, “Vento di Sardegna”, per lanciare un appello: salvate gli oceani dalle microplastiche».

Nonostante la dura presa di posizione dello stesso capo politico del movimento Luigi Di Maio ( «Mura avrebbe già dovuto dimettersi» ), e di Alessandro Di Battista ( «Restituisca gli stipendi che si è preso fino ad oggi senza aver lavorato adeguatamente» ), il velista ha tenuto duro e si è mantenuto stretta la poltrona di parlamentare. «Ecco il risultato della espulsione farsa dell’assenteista Mura dal Movimento 5 Stelle: hanno portato in Parlamento un menefreghista che tutti i mesi verrà pagato da noi. Complimenti», ha commentato sulla sua pagina Facebook il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci. Era stato proprio lui, sconfitto da Mura nel collegio uninominale di Cagliari alle elezioni di marzo, a denunciare le sue assenze in Parlamento. «Su 220 votazioni ti sei presentato in aula solo 8 volte- aveva scritto in un post Cappellacci rivolgendosi a Mura – Eppure non mi sembra che tu abbia rinunciato all’indennità da parlamentare di 20mila euro al mese». «Meglio in barca che stare seduto alla Camera e passare il tempo a scattare selfie», gli aveva risposto il velista. Da lì la bufera e le bacchettate del M5S al deputato che era stato sostenuto nella sua candidatura dall’ex sindaco di Assemini Mario Puddu. Infine, l’espulsione dal gruppo. E ora l’ingresso nel gruppo misto. «Il problema è che Andrea è rimasto lo stesso di quattro mesi fa, è un velista nella testa e nel cuore, e non è riuscito a calarsi nella parte del parlamentare 5 Stelle – ha spiegato il suo ex compagno di partito, Mario Puddu – Per noi il deputato deve andare a lavorare, ma in Parlamento, non altrove».

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