La Nuova Sardegna

Inps, in calo il numero delle badanti

Inps, in calo il numero delle badanti

Nel 2016 registrati 44mila collaboratrici domestiche. Il 79 per cento sono italiane

02 agosto 2018
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SASSARI. La quota complessiva è calata, in Sardegna e nel resto d’Italia. Il numero dei lavoratori domestici, registrati all’Inps e studiati dal Comitato provinciale di Cagliari, nel 2017 è di 44259. L’Inps ha registrato una diminuzione degli addetti pari al 0,95 per cento mentre la fascia di età più rappresentata tra lavoratori è quella tra i 45 e i 49 anni e rappresenta il 16,8 per cento del totale. E se nel resto della nazione il numero dei lavoratori domestici stranieri supera di gran lunga quello degli italiani, in Sardegna le percentuali si ribaltano. Infatti i lavoratori italiani addetti sono 35052 (rispetto al 2016 sono 120 in meno che indicano un calo del -0,34 per cento. La percentuale di lavoratori italiani sul totale è del 79,2 per cento. Gli stranieri sono invece 9207, con una diminuzione del 3,2 per cento (ovvero 301 in meno) e rappresentano, quindi, il 20,80 per cento del totale. La fascia di età dove è maggiore il numero dei lavoratori è quella compresa tra i 50 e i 54 anni. La gran parte dei lavoratori stranieri impegnati nei lavori domestici proviene dall’Europa Orientale (70 per cento). Subito dopo il blocco dei paesi dell’Europa dell’est c’è la rappresentanza orientale, composta quasi esclusivamente dai filippini, che nel 2017 erano 1004 e rappresentavano il 10,9 per cento del totale con un picco di concentrazione che nella provincia di Cagliari dove i collaboratori domestici filippini raggiungono il 21 per cento del totale. Le terza area geografica di riferimento per i lavori domestici è il nord Africa che nel 2017 era rappresentato da 612 addetti che incidevano sul conto totale per il 6,6 per cento del totale. Anche per quanto riguarda la tipologia dell’impiego la Sardegna si differenzia rispetto al resto della nazione. Infatti, la percentuale di badanti è del 66 per cento (contro il 46 per cento nazionale). Il motivo è semplice: le famiglie sarde ricorrono al lavoro domestico soprattutto per venire incontro alle esigenze degli anziani e delle persone non autosufficienti. D’altronde è noto che la Sardegna è una delle regioni con il più alto indice di vecchiaia misurato da rapporto tra over 65 e under 14 nettamente sbilanciato verso la fascia d’età più elevata. Il genere più rappresentato è quello femminile: in Sardegna le donne sono il 90,3 per cento del totale degli stranieri. Rispetto al 2016 è stata registrata una diminuzione delle addette del 3,8 per cento. Sempre in Sardegna la percentuale delle donne sul totale dei lavoratori italiani è del 91,8 per cento (in campo nazionale del 90,8 per cento).



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