La Nuova Sardegna

L’ambasciata tedesca in campo contro i furti di sabbia in Sardegna

I chicchi di quarzo di Is Aruttas sono tra i più rubati dai turisti (foto Instagram @giusicasada)
I chicchi di quarzo di Is Aruttas sono tra i più rubati dai turisti (foto Instagram @giusicasada)

Sul web un messaggio destinato ai turisti: «Si crea un grave danno ambientale, non rubatela»

04 agosto 2018
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SASSARI. L’avvertimento ai turisti teutonici arriva direttamente dall’ambasciata tedesca a Roma : «È vietato prendere la sabbia delle spiagge della Sardegna». Un messaggio chiaro che arriva da una fonte ufficiale e che, per raggiungere il maggior numero possibile di turisti, è stato diffuso dall’ambasciata anche attraverso il web per poi essere rilanciato sui social network. Tra le raccomandazioni che le ambasciata fanno ai turisti, dunque, adesso c’è anche l’invito a lasciare la sabbia dove si trova rinunciando a un souvenir affascinante, gratuito ma molto pericoloso, per l’ambiente e per il portafogli: «Ciò che a prima vista può sembrare una regola senza senso – scrive l’ambasciata tedesca – è invece una questione seria in Sardegna. I turisti prendono ogni anno tonnellate di sabbia, pietre e conchiglie come souvenir dell’isola. Si tratta di un grave danno ambientale ed è quindi vietato dalla legge. Le multe sono comprese tra i 500 e i 3mila euro. Lasciate la sabbia dove deve stare, per favore».

Per dare un riferimento visivo alla comunicazione, l’ambasciata ha allegato al messaggio destinato ai turisti anche le foto di Cala Goloritzè, di Is Aruttas e dei cartelli che indicano il divieto di asporto della sabbia. Tra i commenti generati dal post diffuso sui social network molti si sono schierati a favore del rispetto ambientale e hanno apprezzato l’informazione dell’ambasciata che, però, ha generato un dibattito che si è spinto oltre la questione della sabbia e ha toccato i modi differenti di approcciare la vita da spiaggia da parte di alcuni turisti. Sempre l’ambasciata, infatti, ha invitato i connazionali a rispettare anche le regole non scritte delle spiagge dell’isola.

«Spesso è vietato fare il bagno nudi o prendere il sole senza vestiti – scrivono dell’ambasciata –. In realtà, ci sono anche molte leggi, scritte e non scritte, che possono essere violate dai turisti all'estero per semplice ignoranza». Meglio evitare, dunque. Sia che si tratti di furti di sabbia o di nudismo che, comunque, si può praticare nelle zone riservate al naturismo. (c.z.)
 

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