La Nuova Sardegna

Pd, Sabatini vice di Cani Uras: riuniamo la coalizione

Pd, Sabatini vice di Cani Uras: riuniamo la coalizione

Nella squadra del nuovo segretario dem tutte le correnti eccetto i soriani L’ex senatore di Campo progressista: subito un confronto in vista delle elezioni

07 agosto 2018
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CAGLIARI. Se il rilancio si vede dal mattino, quella intrapresa dal neo segretario del Pd, Emanuele Cani, sembra essere la strada giusta. Dopo appena una settimana dall’elezione, domani presenterà il gruppo che lo affiancherà in uno dei mandati più complicati nella storia recente dei Dem isolani. Avrebbe voluto una segreteria unitaria, con tutte le correnti dentro a dargli un mano nella risalita, ma i soriani non ci saranno. L’eurodeputato gli ha negato la disponibilità a entrare nel nuovo vertice, anche se si è detto pronto a dialogare per il «bene del partito». Così in quella che lo stesso Cani ha definito un «direttivo snello e modulabile secondo le esigenze del momento», entreranno a far parte solo le due correnti che, a fine luglio a Su Baione, lo hanno eletto: i popolari-riformisti dell’area Cabras-Fadda e il gruppo formato dai renziani e dagli ex Diesse.

I nomi più gettonati. Il vicesegretario regionale sarà Franco Sabatini, consigliere regionale, presidente della commissione bilancio e che si riconosce nell’area allargata dei renziani sardi. Considerato uomo di esperienza e grande conoscitore delle dinamiche del partito, Sabatini dovrebbe occuparsi dell’organizzazione. È uno dei temi più delicati per il Pd, che ha bisogno come l’aria di ritrovare il rapporto con i territori e rimettere in piedi la rete dei circoli. Per gli altri quattro o cinque componenti della segreteria i nomi più accreditati sono Cesare Moriconi, consigliere regionale che ha come riferimento l’ex sottosegretario Paolo Fadda, Laura Pisano, ex civatiana che faceva parte della segreteria guidata da Silvio Lai, il tesoriere Franco Pinna, lo era anche con Cucca, più un rappresentante dei Giovani Dem.

Ultimi contatti. Dopo quelli con il governatore Francesco Pigliaru, con Renato Soru e i leader delle altre correnti, Cani ha incontrato i presidenti dell’Associazione dei Comuni e del Consiglio delle autonomie. Con Emiliano Deiana e Andrea Soddu, ha parlato soprattutto della crisi finanziaria che attraversano i Comuni, messi in ginocchio dalla mannaia di Stato, che ha dimezzato i trasferimenti. Emanuele Cani lo ha detto sin dall’inizio, «i sindaci dovranno essere per il Pd punto di riferimento essenziale».

Centrosinistra in movimento. Non si sa ancora quali saranno i confini della coalizione che si presenterà alle prossime regionali. Detto che il tentativo sarà confermare l’alleanza sarda con il gruppo di Mdp, alle Politiche era un avversario, e allargarla verso le forze indipendentiste, bisognerà vedere ad esempio cosa farà il Partito dei sardi, a settembre Cani dovrà comunque convocare il tavolo del centrosinistra. È proprio di questo tenore l’appello lanciato dal portavoce di Campo progressista, l’ex senatore Luciano Uras, al Pd. «È necessario e urgente un confronto politico fra di noi», scrive Cp, per poi aggiungere: «In questa legislatura sono state fatte diverse cose importanti ma la percezione diffusa è che sia necessario fare di più, nonostante l'impegno profuso». Con anche uno sguardo al passato: «Non possiamo nascondere – scrive Uras – che il rimpasto di medio termine (quello in cui Cp è stato escluso dalla giunta a favore di Mdp) invece di rilanciare l'azione di maggioranza ha determinato squilibri e tensioni. A questo punto anche alla luce della pesante sconfitta del centro-sinistra alle Politiche, abbiamo il dovere di riaffrontare tutte le questioni in campo con una rinnovata volontà unitaria e soprattutto grande attenzione ai bisogni e alle aspirazioni di riscatto dei sardi». Comunque bisogna fare in fretta, come ha postato su Facebook Emiliano Deiana: «Il M5s ha già scelto il candidato-presidente. A destra e a sinistra, invece, ci si attarda in conciliaboli. A sinistra, il mio luogo di residenza, si chiacchiera, si tergiversa, si fanno passare mesi preziosi. Si faranno le primarie o il prescelto sarà unto dall'alto? Ma soprattutto – sono le ultime domande di Deiana – ci si candida per fare cosa e insieme a chi?».

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