La Nuova Sardegna

istruzione 

Scuole del nuovo millennio: 24 progetti

di Stefano Ambu

Via con la sede dell’alberghiero di Budoni e il convitto di Arzachena

09 agosto 2018
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CAGLIARI. Ventiquattro scuole del nuovo millennio. Con tanti laboratori pieni di tecnologia per offrire valide alternative alla classica lezione frontale. Che serve sempre, ma deve essere arricchita e valorizzata usando l’innovazione. Anche l’architettura deve essere funzionale agli obiettivi. Il progetto è sempre quello della Regione: iscol@. Si parte da Budoni e Arzachena rispettivamente con la nuova sede staccata dell’Alberghiero e con il Convitto. Ma c’è già mezza Sardegna coinvolta con altri ventiquattro concorsi di progettazione, più cinque concorsi di idee banditi dal Ministero. «Nessuna regione italiana – ha detto in conferenza stampa il presidente della Regione Francesco Pigliaru – sta programmando un numero così alto di strutture». Ieri mattina lo stesso Pigliaru ha sottoscritto, con la Provincia di Sassari, il comune di Budoni e l’Autonomia scolastica Ipsar Costa Smeralda di Arzachena l’intesa per la realizzazione della nuova sede dell’istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione e per la riqualificazione del Convitto di Arzachena. Per i due interventi sono stati stanziati 6,2 milioni di euro. Le regole, per le nuove strutture saranno sempre le stesse: alta innovazione tecnologica, design architettonico di qualità, sostenibilità ambientale dei materiali e velocità di esecuzione. L’intervento più importante riguarda la sede staccata dell’istituto di Arzachena a Budoni. La struttura attuale è in stato di degrado e in un’area a elevato rischio idrogeologico. Una situazione che rende molto difficile lo svolgimento delle attività didattiche. Sarà il comune di Budoni a cedere il terreno sul quale sorgerà la nuova struttura. «Il progetto pilota di Budoni e Arzachena è modello eloquente– ha detto Pigliaru– Per troppo tempo istituti professionali e tecnici sono stati considerati di serie B e troppo spesso trascurati. Ma si tratta di scuole importantissime, che creano competenze e professionalità di cui abbiamo gran bisogno e che sono molto richieste dal mercato. Scommettere su di loro, come stiamo facendo noi ora, significa dare ai nostri giovani opportunità in più e ai nostri territori gli strumenti primari per crescere».

Temi centrali: turismo, agricoltura. E innovazione. «Temi da sviluppare – ha detto l'assessore della Cultura, Giuseppe Dessena – con coraggio e determinazione, campi nei quali c’è necessità di eccellenze e risorse umane che possano portare sviluppo in chiave tecnologica, moderna e anche concorrenziale. La Regione sta facendo la sua grande, grandissima parte, e non abbandona neppure le trattative serrate con il Governo per avere per la scuola e l’università le risorse umane e finanziare delle quali necessita».

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