«Porterà solo cemento sulle coste»
CAGLIARI. «Il vero messaggio della legge urbanistica imposta dal centrosinistra è questo: ritornerà il cemento sulle coste, senza alcuna progettualità e senza alcuna idea di sviluppo». A sostenerlo è...
10 agosto 2018
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CAGLIARI. «Il vero messaggio della legge urbanistica imposta dal centrosinistra è questo: ritornerà il cemento sulle coste, senza alcuna progettualità e senza alcuna idea di sviluppo». A sostenerlo è il deputato Pino Cabras dei Cinque stelle, tra l’altro coordinatore del tavolo sul «governo del territorio», impegnato, insieme ad altri focus del Movimento, nella stesura del programma per le elezioni regionali dell’anno prossimo.
«L'unico risultato che questa legge otterrà – scrive il parlamentare – sarà quello di provare a scardinare l’attuale sistema con cui invece finora le coste sono state tutelate». Per poi aggiungere: «Affermare, come ha fatto il governatore Pigliaru, che gli interventi possibili nei 300 metri avranno un impatto solo dello 0,01 per cento è la dimostrazione che la legge non avrà alcun tipo di ricaduta sul turismo, come paradossalmente ha fatto notare anche il presidente di Confindustria del nord Sardegna, per nulla soddisfatto delle sconclusionate aperture cementizie del centrosinistra». Per questo, «il Movimento si augura – scrive Cabras – il disegno di legge sia abbandonato al suo destino, lasciando al prossimo Consiglio regionale, finalmente rappresentativo dell'attuale volontà dei sardi, il compito di predisporre invece una norma semplice, chiara e coerente, con l'estensione a tutto il territorio del Piano paesaggistico regionale e l’avvio di azioni finalmente incisive per il contrasto all'abusivismo edilizio».
«L'unico risultato che questa legge otterrà – scrive il parlamentare – sarà quello di provare a scardinare l’attuale sistema con cui invece finora le coste sono state tutelate». Per poi aggiungere: «Affermare, come ha fatto il governatore Pigliaru, che gli interventi possibili nei 300 metri avranno un impatto solo dello 0,01 per cento è la dimostrazione che la legge non avrà alcun tipo di ricaduta sul turismo, come paradossalmente ha fatto notare anche il presidente di Confindustria del nord Sardegna, per nulla soddisfatto delle sconclusionate aperture cementizie del centrosinistra». Per questo, «il Movimento si augura – scrive Cabras – il disegno di legge sia abbandonato al suo destino, lasciando al prossimo Consiglio regionale, finalmente rappresentativo dell'attuale volontà dei sardi, il compito di predisporre invece una norma semplice, chiara e coerente, con l'estensione a tutto il territorio del Piano paesaggistico regionale e l’avvio di azioni finalmente incisive per il contrasto all'abusivismo edilizio».
