La Nuova Sardegna

Urbanistica: con la nuova legge Puc più rapidi

Urbanistica: con la nuova legge Puc più rapidi

Prevista la creazione di una task force regionale che affiancherà i tecnici dei piccoli Comuni

10 agosto 2018
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CAGLIARI. C’è anche la “condotta” nella nuova legge urbanistica. È la task force di tecnici della Regione, che affiancherà i Comuni ancora indietro nell’approvazione del Puc e sono la maggioranza in Sardegna, perché solo una quarantina su 377 l’hanno adottato. La condotta servirà da “catena di trasmissione” fra l’assessorato regionale e i Municipi, e avrà il compito di evitare che i Piani urbanistici finiscano nelle secche delle mille pieghe che finora hanno reso tutto molto complicato. Soprattutto i tecnici della Regione dovranno affiancare i piccoli Comuni, quelli che hanno gran poco personale e semmai in organico solo un tecnico. Per questo uno dei primi obiettivi della Legge urbanistica è convincere le amministrazioni comunali a presentare Piani intercomunali, attraverso le Unioni dei Comuni, proprio per evitare che, nei tre anni previsti, ci sia un imbuto. I tecnici della “condotta” avranno anche un altro compito: mettere nelle condizioni i professionisti scelti dai Comuni per studiare e realizzare i Puc, che in più di un’occasione arrivano dalla Penisola, di potersi destreggiare nel territorio e uscire anche indenni dal labirinto della burocrazia. A dare il buon esempio sarà proprio la Regione, che ha accorpato in una sola conferenza il momento in cui i Puc approvati dai Comuni e adeguati al Piano paesaggistico regionale del 2006 dovranno ottenere i vari lasciapassare: dalla Valutazione ambientale strategica alla verifica che rispondano ai vincoli previsti dal Piano di assetto idrogeologico. Dunque, ed è questo il senso della legge appena licenziata dalla commissione del Consiglio regionale, da oggi in poi e per i prossimi tre anni il cammino dei Piani urbanisti comunali dovrà essere molto più snello. Con all’orizzonte uno spettro: i Comuni che non rispetteranno i tempi, saranno commissariati.

Gli altri organismi. La condotta non è l’unico nuovo organismo previsto dalla legge. La Commissione per il passaggio «il compito di inviare alla Regione le proposte per la dichiarazione di notevole interessi pubblico degli immobili e delle aree». Avrà anche un braccio operativo: la Scuola per il paesaggio, con il compito di «formare tecnici della pubblica amministrazione, professionisti e studenti delle scuole e universitari, e cittadini». Poi c’è l’Osservatorio per «la qualità del paesaggio e il monitoraggio delle trasformazioni del territorio». In questo caso, sarà una struttura specialistica con funzioni di studio, ricerca salvaguardia e promozione dei paesaggi della Sardegna. Ci sarà poi la Banca della terra, per far l’inventario dei terreni pubblici e privati, con la prospettiva di un riordino destinato «al recupero produttivo delle superfici agricole e forestali abbandonate».

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