La Nuova Sardegna

Bimbo rischia di annegare trasportato in Piemonte

di Alessandro Pirina
Bimbo rischia di annegare trasportato in Piemonte

Troppo gravi le condizioni di un bambino di dieci anni ricoverato a Olbia I medici lo trasferiscono in un centro di eccellenza ad Alessandria con l’elicottero

11 agosto 2018
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OLBIA. Lotta per la vita il bimbo di 10 anni che ha rischiato di annegare davanti a una delle spiagge di Olbia. Il ragazzino è stato soccorso dai volontari del 118, ma le sue condizioni sono da subito apparse molto critiche. È stato trasportato al Giovanni Paolo II, dal pronto soccorso portato subito in rianimazione.

Le sue condizioni non sono migliorate e i medici hanno deciso di trasferirlo in un centro di eccellenza nazionale, l’ospedale pediatrico di Alessandria, l’unico dotato di una rianimazione ad hoc, all’avanguardia.

Ma per farlo hanno utilizzato per la prima volta nell’isola l’elisoccorso.

Una scelta consentita dal nuovo servizio e che in qualche modo può essere considerata una preziosa rivoluzione salvavita. Perché taglia i tempi. Prima si doveva attivare una lunga procedura che prevedeva la richiesta e l’utilizzo di un aereo attraverso la prefettura. Un Falcon dell’aeronautica che di fatto impegnava un’équipe per 24 ore. Con l’elisoccorso il trasporto è stato immediato e 5 ore dopo i medici erano di nuovo disponibili.

L’elicottero è anche dotato di un respiratore da rianimazione di ultima generazione, oltre a dispositivi per terapia intensiva e monitoraggio dei parametri vitali.

L’intervento ha un significato particolarmente importante perché è stato il primo intervento dell’elisoccorso fuori dalla Sardegna. L’elicottero di stanza a Olbia è intervenuto per soccorrere il bambino con sindrome da annegamento.

Il mezzo è partito da Olbia alle 14,17 ed è rientrato poco dopo le 19.30.

Per non lasciare scoperto il servizio, la direzione dell'Areus ha disposto il trasferimento del mezzo di stanza a Cagliari a Sorgono, nella piazzola della forestale, perché fosse in posizione più centrale. Subito dopo l'elisoccorso è intervenuto a Bosa, per poi rientrare alla base di Cagliari al rientro dell'elicottero da Alessandria.

«Questa è una grande dimostrazione della potenzialità del nuovo servizio» commentano l'assessore alla Sanità, Luigi Arru, e il direttore generale dell'Areus, Giorgio Lenzotti. «La possibilità di utilizzare i nostri mezzi ha ridotto i tempi, rispetto alla richiesta di un volo di Stato che avrebbe dovuto atterrare a Torino, con ulteriori passaggi che avrebbero potuto aumentare i rischi di complicanze per il paziente, durante il viaggio. L'aver spostato il secondo elicottero da Cagliari a Sorgono, centralizzandolo, ha mostrato la flessibilità di gestione del servizio e la rapidità delle scelte, fondamentali quando si parla di emergenza-urgenza».

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