La Nuova Sardegna

Ganau: sul bando periferie la Regione sta con i sindaci

Ganau: sul bando periferie la Regione sta con i sindaci

Il presidente del Consiglio: lo stop ai progetti dei Comuni è da irresponsabili Il primo cittadino di Nuoro Soddu: andremo a Roma per impedire lo scippo

12 agosto 2018
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SASSARI. Tutti contro il congelamento dei fondi per le periferie. La decisione di Lega e M5s di approvare un emendamento che fa slittare di due anni i progetti di restyling voluti dai governi Renzi e Gentiloni viene vissuta come un tradimento dai sindaci. Nei giorni scorsi hanno preso posizione il governatore Francesco Pigliaru, l’assessore Cristiano Erriu, il presidente Anci Emiliano Deiana, ora è il turno del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. «È inaccettabile la scelta che questo governo ha deciso di portare avanti e l'approvazione dell'emendamento al decreto Milleproproghe è da veri irresponsabili – attacca –. Siamo difronte a un'azione scellerata che danneggia i cittadini che proprio sulla riqualificazione dei quartieri più a rischio attendevano da anni i nuovi progetti di riqualificazione». Ganau si sofferma sul caso Sassari, per la quale erano stati stanziati 18 milioni. «Penso ai quartieri di Latte Dolce, Santa Maria di Pisa e Sassari 2 per i quali i progetti sono già stati definiti e predisposti seguendo le indicazioni e i desiderata degli stessi abitanti che sul futuro dei loro quartieri hanno sostenuto e seguito con convinzione e fiducia un percorso di partecipazione e condivisione, iniziato più di dieci anni fa quando ero sindaco della mia città. La Regione sarà al fianco dei sindaci».

Lo stop al bando fa salvi i progetti di Cagliari e Oristano, mentre slittano al 2020 quelli di Sassari, Nuoro, Tempio e Carbonia. E da Nuoro si leva la voce del sindaco Andrea Soddu. «Un provvedimento inaccettabile, inopportuno sul piano politico, e del tutto campato in aria dal punto di vista giuridico, andando a negare e ridicolizzare il principio fondante del diritto che i patti si rispettano – attacca –. Non è possibile che 96 Comuni abbiano firmato un contratto di finanziamento con il governo, che questo atto sia stato validato dalla Corte dei Conti, e che poi, dopo che quelle risorse sono state programmate nei bilanci pubblici dei Comuni, vengano sottratte sulla base dell’interpretazione dubbia di una sentenza della Corte Costituzionale emessa a seguito di un giudizio in cui non ha partecipato nessuno di quei 96 Comuni. Si tratta dell’ennesimo gravissimo schiaffo agli enti locali». Soddu è pronto ad azioni eclatanti. «Metterò in campo qualsiasi azione, insieme all’Anci e a tutti i sindaci interessati, a costo di piazzarci a Roma e impedire fisicamente che questo ulteriore scippo possa realizzarsi a danno dei cittadini». (al.pi.)

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