La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Primo confronto, in tribunale a Sassari, fra l’Asl unica e l’Aias dopo la disdetta della convenzione, le polemiche e anche gli scontri sotto il Consiglio regionale, a Cagliari. Oltre a essere un caso quasi infinito per gli avvocati, la vicenda dell’Associazione, che si occupa di riabilitazione e assistenza agli anziani, continua a essere una vicenda politica e subito dopo l’estate sarà uno degli argomenti più spinosi per il Consiglio regionale. La causa. L’Aias di fatto ha ricorso contro la disdetta della convenzione, decisa alla fine di luglio dall’Asl unica per inadempienza del contratto. In particolare, sul mancato da parte dell’Associazione di diverse mensilità arretrate agli oltre mille di dipendenti. Di contro, va ricordato, l’Aias sostiene invece che i mancati stipendi sono la conseguenza dei ritardi con cui la Regione liquida le fatture non tanto della quota a carico dal sistema sanitario regionale, ma di quella che dovrebbero pagare i Comuni con i contributi trasferiti direttamente dalla Regione. L’udienza. Gli avvocati della Regione e dell’Asl unica – Sonia Sau, Paola Trudu e Sergio Segneri – hanno sollevato due eccezioni preliminare. La prima: il ricorco non dovrebbe essere esaminato dal giudice ordinario, ma dal Tar, competente in materia di contratti. La seconda è legata invece alla decisione dell’Ats di prorogare comunque fino al 31 dicembre la convenzione, nonostante la disdetta. A confermarlo è stato lo stesso direttore amministrativo dell’Asl unica, Stefano Lorusso, che ha ribadito la «volontà di garantire fino a dicembre il pagamento delle fatture all’Aias per garantire la continuità dell’assistenza ai pazienti». Per permettere agli avvocati dell’Associazione di presentare le repliche, il giudice Silvio Lampus, ha rinviato l’udienza al 20 settembre, annunciando che quel giorno si pronuncerà nel merito delle eccezioni presentate.