La Nuova Sardegna

Elezioni regionali 2019, domenica 17 febbraio la data possibile

Elezioni regionali 2019, domenica 17 febbraio la data possibile

La finestra per le prossime Regionali va dal 20 gennaio al 24 febbraio. La novità della parità di genere

14 agosto 2018
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CAGLIARI. Le elezioni regionali dell’anno prossimo non hanno ancora una data certa. Stando a una legge nazionale del 1968, la prima domenica utile dovrebbe essere il 20 gennaio, l’ultima il 24 febbraio. Ma alla fine quella giusta potrebbe essere domenica 17 febbraio, la penultima del mese. Se così fosse, i sardi ritornerebbero ai seggi per eleggere il Consiglio regionale dopo cinque anni e un giorno dal 2014. Era infatti il 16 febbraio quando il centrosinistra vinse le elezioni, con il candidato-presidente Francesco Pigliaru, superando di oltre 20mila preferenze il governatore uscente Ugo Cappellacci, leader del centrodestra. Anche se in quell’occasione a vincere lo scontro diretto fra le due coalizioni fu proprio il centrodestra con 10mila voti di vantaggio sul centrosinistra. Ma la legge elettorale sarda, che prevede appunto l’elezione diretta del presidente, finì per dare la vittoria a Pigliaru, che entrerà poi in carica il 20 marzo, su Cappellacci.

Due sole novità. La legge elettorale del 2019 continuerà a essere quella contestata più volte, in questi anni, ma che il Consiglio regionale non è riuscito a modificare in questa legislatura. Criticata sia per gli sbarramenti considerati troppo alti, le coalizioni devono raggiungere almeno il 10 per cento, i partiti singoli 5, e anche per non aver garantito la rappresentatività territoriale. Seppure non previsto dalla legge, ma dalle successive sentenze del Consiglio di Stato, per partecipare alla ripartizione dei seggi i partiti che fanno parte delle coalizioni dovranno ottenere almeno un quoziente pieno. Comunque due novità ci saranno. Ciascuna lista dovrà avere lo stesso numero di candidati e candidate, altrimenti sarà esclusa. Poi gli elettori potranno sfruttare l’opportunità della doppia preferenza di genere, in questo caso il voto dovrà essere alternato, ma non sarà un obbligo.

Eletti e collegi. Per la seconda volta. i sardi eleggeranno, 60 consiglieri regionali – erano 80 fino alla legislatura 2009-2014 – con questa suddivisione fra gli 8 collegi: 20 a Cagliari, 12 Sassari, 6 a testa per Nuoro, Olbia e Oristano, il 3 Medio Campidano e 2 in Ogliastra. Più il candidato-presidente vincitore e il primo degli sconfitti.

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