Isola a due velocità: tra le città sportive bene solo Cagliari
di Claudio Zoccheddu
Nella graduatoria nazionale il capoluogo è terzo. Sassari è al 60esimo posto. Nelle ultime dieci Oristano, Nuoro e il Sud Sardegna
21 agosto 2018
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SASSARI. Fare sport fa bene alla salute del corpo ma anche a quella delle città. Secondo una classificata stilata dal Sole 24 Ore tendendo conto di 30 indicatori, Cagliari è la terza città italiana per “indice di sportività”. Ma se il Capoluogo abita i quartieri alti della classifica nazionale, il resto dell’isola arranca nei bassifondi occupando tre delle ultime dieci piazze con Oristano, 97esima su 107, Nuoro 103esima e il Sud Sardegna terzultima, davanti solo a Caltanisetta ed Enna. Sassari è invece a metà classifica, 60esima, tra Imperia e Cuneo.
L’indice di sportività. Viene definito da 30 indicatori suddivisi in 4 categorie: generale, sport di squadra, sport individuali, sport e società. Nei valori “generali” si contano i tesserati del Coni (atleti, tecnici, dirigenti e giudici) e risultati delle olimpiadi invernali del 2018. Negli “sport di squadra” contano invece i tesserati delle società professionistiche e i dilettanti che praticano calcio, basket, volley, rugby, hockey, pallanuoto, pallamano, ginnastica, judo, pugilato, equitazione e altri sport fino ad arrivare a un totale di 50 discipline che comprendono, ovviamente, tutti gli sport invernali. Nella categoria “sport individuali” vengono misurati invece i tesserati che praticano ciclismo, atletica, nuoto, tennis, sport acquatici e tutte le altre discipline individuali. L’ultimo insieme è quello dedicato alle organizzazioni societarie degli sporto non agonistici, alla formazione dei giovani sportivi ma anche alle pratiche dei master e degli amatori.
Le città sarde. Cagliari compare nella top 3 di cinque indicatori su 30, gli altri centri dell’isola sono invece relegati agli ultimi posti. Le città del sud compaiono 14 volte nelle top 5 e 7 sono del capoluogo sardo. Merito anche della “riduzione” della provincia, a cui è stata scorporata la parte relativa al Sud Sardegna, ma anche degli investimenti che negli ultimi 10 anni hanno permesso di recuperare o migliorare una grande parta degli impianti sportivi. Sassari, invece, fa parte della fascia mezzana. Senza infamia e senza lode, insomma. Il risultato migliore è il 42esimo posto del capoluogo del nord dell’isola raggiunto negli sport di squadra. Poi c’è il crollo in quelli individuali, dove Sassari e 77esima e infine il 59 posto nella graduatoria composta da chi pratica sport amatoriali o non agonistici. Mentre Nuoro e Oristano praticamente si equivalgono in quasi tutti gli indicatori, per quanto il capoluogo campidanese superi quello barbaricini quasi sempre, a eccezione della graduatoria che mette insieme tutti i tesarti che praticano sport di squadra, è curioso il caso del Sud Sardegna che occupa l’ultimo posto nazionale tra gli sport di quadra e quelli non agonistici ma che scala la classifica sino al 71esimo posto quando si tratta di valutare il numero di praticanti degli sport individuali.
L’indice di sportività. Viene definito da 30 indicatori suddivisi in 4 categorie: generale, sport di squadra, sport individuali, sport e società. Nei valori “generali” si contano i tesserati del Coni (atleti, tecnici, dirigenti e giudici) e risultati delle olimpiadi invernali del 2018. Negli “sport di squadra” contano invece i tesserati delle società professionistiche e i dilettanti che praticano calcio, basket, volley, rugby, hockey, pallanuoto, pallamano, ginnastica, judo, pugilato, equitazione e altri sport fino ad arrivare a un totale di 50 discipline che comprendono, ovviamente, tutti gli sport invernali. Nella categoria “sport individuali” vengono misurati invece i tesserati che praticano ciclismo, atletica, nuoto, tennis, sport acquatici e tutte le altre discipline individuali. L’ultimo insieme è quello dedicato alle organizzazioni societarie degli sporto non agonistici, alla formazione dei giovani sportivi ma anche alle pratiche dei master e degli amatori.
Le città sarde. Cagliari compare nella top 3 di cinque indicatori su 30, gli altri centri dell’isola sono invece relegati agli ultimi posti. Le città del sud compaiono 14 volte nelle top 5 e 7 sono del capoluogo sardo. Merito anche della “riduzione” della provincia, a cui è stata scorporata la parte relativa al Sud Sardegna, ma anche degli investimenti che negli ultimi 10 anni hanno permesso di recuperare o migliorare una grande parta degli impianti sportivi. Sassari, invece, fa parte della fascia mezzana. Senza infamia e senza lode, insomma. Il risultato migliore è il 42esimo posto del capoluogo del nord dell’isola raggiunto negli sport di squadra. Poi c’è il crollo in quelli individuali, dove Sassari e 77esima e infine il 59 posto nella graduatoria composta da chi pratica sport amatoriali o non agonistici. Mentre Nuoro e Oristano praticamente si equivalgono in quasi tutti gli indicatori, per quanto il capoluogo campidanese superi quello barbaricini quasi sempre, a eccezione della graduatoria che mette insieme tutti i tesarti che praticano sport di squadra, è curioso il caso del Sud Sardegna che occupa l’ultimo posto nazionale tra gli sport di quadra e quelli non agonistici ma che scala la classifica sino al 71esimo posto quando si tratta di valutare il numero di praticanti degli sport individuali.