La Nuova Sardegna

l’appello al consiglio regionale 

Ciccolini: «Legge pronta non perdiamo tempo»

Ciccolini: «Legge pronta non perdiamo tempo»

BITTI. «Siamo stati i primi ad avanzare questa proposta, c’è una legge che deve solo essere approvata e dunque non dobbiamo perdere tempo e farci trovare pronti. Il Consiglio regionale deve fare in...

24 agosto 2018
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BITTI. «Siamo stati i primi ad avanzare questa proposta, c’è una legge che deve solo essere approvata e dunque non dobbiamo perdere tempo e farci trovare pronti. Il Consiglio regionale deve fare in modo di non perdere un’occasione come questa perché possiamo addirittura anticipare il Governo». Giuseppe Ciccolini, sindaco di Bitti, da più di un anno spinge affinché i pensionati stranieri e italiani possano godere di un regime fiscale agevolato purché siano disposti a trasferirsi in Sardegna, nei paesi spopolati. È sua l’idea di portare nell’isola il modello portoghese ed è sua anche la proposta di legge presentata in Consiglio regionale un anno prima della Lega. Ciccolini, però, non teme di perdere la paternità dell’idea: «La proposta della Lega non ha fatto altro che rafforzare la mia perché questo è l’unico modo per garantire rapidamente l’aumento del Pil nelle regioni del sud – spiega –. in Portogallo per merito dei pensionati che hanno spostato la residenza il Pil cresce di due punti all’anno. La Lega ha ipotizzato un aumento del Pil nazionale dell’1 per cento con il trasferimento di 600mila persone nelle tre regioni pilota del sud: Sardegna, Sicilia e Calabria. Secondo me è una stima in difetto ma comunque noi abbiamo un vantaggio sulle altre regioni in corsa: abbiamo una legge pronta che avrebbe il sostegno di tutte le forze politiche in Consiglio regionale». Secondo Ciccolini non sarebbe dubbi sulla bontà dell’iniziativa: «Produrrebbe effetti tangibili perché si sposterebbero i pensionati di 65, al massimo 70 anni che hanno intenzione di vivere in una regione dal clima mite e che hanno un potere d’acquisto elevato». Il sindaco è convinto che questa misura non sconfiggerà lo spopolamento, perlomeno non in forma definitiva, ma garantirebbe risultati immediati. «A Bitti basterebbero 50 persone in più per fa crescere il nostro Pil di 4 punti, recuperare parte del patrimonio edilizio e garantire ricadute anche per i pensionati locali – spiega Ciccolini – che non devono sentirsi messi da parte perché con l’arrivo di nuovi abitanti anche i servizi alla persona che adesso non riusciamo a garantire, o che effettuiamo con difficoltà, avrebbero nuovi utenti. Dobbiamo superare ogni titubanza, è questa la strada giusta». (c.z.)

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