La Nuova Sardegna

Microcredito, ammessi altri 38 progetti

Microcredito, ammessi altri 38 progetti

Ora gli aspiranti imprenditori potranno ricevere i finanziamenti e avviare le loro attività 

24 agosto 2018
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SASSARI. Piccoli imprenditori crescono. L’assessorato regionale al Lavoro ha appena pubblicato l’elenco di altri 38 progetti al finanziamento del fondo microcredito, un prestito sull’onore che negli ultimi anni sta riscuotendo sempre più successo. Ora gli aspiranti imprenditori potranno avviare le loro attività.

Le domande per partecipare all’ultimo bando pubblicato dalla Regione sono scadute il 30 giugno. I numeri sono incoraggianti: più di 600 le richieste presentate, molte ancora in fase di istruttoria. In tutto sono stati concessi finora finanziamenti per oltre un milione di euro. A fare la parte del leone è il settore della ristorazione con il 27% delle domande. Seguito dal commercio al dettaglio (22% di richieste) e dai servizi alle persone (10%). Molte le richieste anche per aprire un’attività nel settore dell’edilizia. In ogni caso la fantasia è tanta: c’è chi ha aperto un fast food di pasta fresca, chi un negozio di abbigliamento con annessa scuola di moda, chi una palestra. «Il micro-credito è uno strumento nato per aiutare le persone escluse dal circuito finanziario a ottenere un prestito e avviare la loro impresa. Il programma è stato rifinanziato grazie alla copertura dei fondi di garanzia dell’Unione europea, dopo gli ottimi risultati ottenuti col precedente bando», spiega l’assessora regionale al Lavoro, Virginia Mura.

Il microcredito prevede un importo massimo di 25mila euro da restituire entro 5 anni, a tasso zero, senza nessuna richiesta di garanzie reali. Oltre al finanziamento, la Regione offre anche assistenza nella definizione dell’idea d’impresa, nella redazione del progetto e affiancamento da parte di esperti nel momento dell’avvio dell’attività. A presentare le richieste sono soprattutto studenti, over 40 espulsi dal mondo del lavoro e donne, tantissime donne. Moltissimi anche i ragazzi e le ragazze che decidono di mettersi in proprio, in una regione che non offre sbocchi occupazionali. Per loro è prevista una misura speciale, il micro-credito Garanzia Giovani.

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