La Nuova Sardegna

I Riformatori: la Regione investa di più sulla rete

I Riformatori: la Regione investa di più sulla rete

Cossa: rischiamo un ritorno agli anni ’80. Il M5s Cabras: il diritto a essere connessi nella Costituzione 

29 agosto 2018
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SASSARI. L’isola ancora più isolata fa paura. Il blackout sottomarino ha messo in allarme la politica. «La fibra ottica in Sardegna si regge ora solo attraverso un unico cavo. Gli altri due ora sono down, e il rischio concreto è di un tremendo danno economico per l'isola». A farsi portavoce di questo timore di isolamento (anche) economico è Michele Cossa, consigliere dei Riformatori, che annuncia una interrogazione urgente alla giunta. «Un rischio annunciato dato che negli ultimi 12 anni si sono verificate ben 13 rotture del cavo e l'ultimo episodio conferma quanto poca attenzione la giunta Pigliaru ha messo nella salvaguardia del sistema delle telecomunicazioni». L'esponente del Riformatori annuncia un'interrogazione urgente perché «è inammissibile che la Sardegna corra il rischio di ritornare agli anni '80 nel malaugurato caso di un "down" del cavo Telecom, con il concreto rischio di far perdere milioni di euro al tessuto economico isolano. E senza tenere conto degli innumerevoli interventi riparatori che hanno fatto spendere risorse alla Regione senza risolvere il problema. Occorre che la Regione intervenga con rapidità per mettere in sicurezza la rete, e programmare nel lungo periodo intervento strutturale per sostituire, integrare e migliorare la connettività della rete».

A dirsi preoccupato è anche Pino Cabras, deputato del Movimento 5 stelle. «La Sardegna era stata una delle avanguardie mondiali per internet e registrare dei ritardi mentre il mondo corre dà un senso di sconfitta a cui bisognerà rimediare. Tutte le aree di sviluppo puntano molto sulle infrastrutture informatiche per avere nuove forme di connessione. Su questo bisogna puntare unitamente a investimenti sulle energie rinnovabili. Ma c’è anche un altro tema: ancora oggi nessuna Carta ha inserito il tema internet come un tema costituzionale. Prima o poi bisognerà proporlo perché il diritto a essere connessi dovrà assumere rilevanza costituzionale».

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