La Nuova Sardegna

Airpod, la società rilancia: «Il debutto a novembre»

di Paolo Merlini
Airpod, la società rilancia: «Il debutto a novembre»

Nuovo annuncio dell’amministratore Monni: «Siamo in dirittura d’arrivo»

01 settembre 2018
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INVIATO A BOLOTANA. I più scettici prendano nota: dopo sei anni d’attesa, a fine novembre vedremo uscire la prima Airpod dallo stabilimento nella zona industriale tra Ottana e Bolotana. Così almeno sostiene Giovanni Monni, amministratore di Airmobility srl, la società che ha la licenza per la Sardegna e la Toscana per produrre e commercializzare la vetturetta ad aria compressa, cioè l’auto ecologica per eccellenza. Un’auto virtuale, sino a oggi, se non una bufala in piena regola come sostengono i più severi detrattori del progetto ideato nel lontano 2001 con la minicar Eolo dal francese Guy Négre. Sarà la volta buona dopo anni di promesse e di annunci smentiti dai fatti?

Per dimostrare la sua buona fede, ieri Monni ha aperto le porte dello stabilimento di Bolotana. Niente foto, se non, dopo molte insistenze, uno scatto con il cellulare al commercialista cagliaritano in posa di fronte ai primi stampi in vetroresina della carrozzeria della presunta macchina del futuro. All’interno del capannone, che ha più l’aspetto di una autocarrozzeria che di una fabbrica, lavorano tre persone, intente a perfezionare gli stampi al cui interno viene introdotto poliuretano. Non c’è traccia dei motori né delle scocche. Lo scorso febbraio, terminato lo stabilimento, Airmobility aveva annunciato la messa in produzione a partire da luglio, ma i tempi come è evidente non sono stati rispettati. Il capo officina spiega che il problema è appunto il poliuretano, la cui funzione è assorbire eventuali urti, e che si sta lavorando per risolvere il problema. L’ennesimo, dopo anni di annunci, ma Monni dice di continuare ad avere fiducia nella casa madre francese Mdi. Del resto, cos’altro può fare? «In questa impresa sinora ho investito circa mezzo milione di euro. Con il contributo degli altri investitori privati arriviamo a due milioni. Ci siamo esposti con le banche. Si è vero, abbiamo ricevuto contributi pubblici pari a 378mila euro (sinora ne hanno incassato 130mila con il primo stato avanzamento, ndr), ma abbiamo partecipato a un bando nel quale ci siamo classificati ai primi posti. E non parliamo della burocrazia per ottenere i finanziamenti».

Nel 2012, quando l’Airpod venne presentata al porto di Cagliari durante la settimana della mobilità sostenibile, l’allora presidente dell’autorità portuale Giorgio Massidda, di Forza Italia, gridò al miracolo tecnologico, e lodò senza riserve il gruppo di imprenditori guidati da Massimo Locci che volevano realizzare a Bolotana la vetturetta. Anche l’allora governatore Cappellacci, che oggi prende le distanze dal progetto, si fece riprendere alla guida dell’Airpod. «Io sono entrato in scena nel 2013 – dice Monni – Airmobility è nata quell’anno con nuovi soci. Non ho padrini politici né mi interessa averli. Chi oggi prende le distanze dal progetto Airpod qualche anno fa era in prima fila sotto i riflettori di quella che riteneva una rivoluzione tecnologica, senza che noi l’avessimo sollecitato. Preciso poi che il bando Pia con l’assegnazione dei fondi europei è stato approvato nel 2016, quindi appena due fa».

È pur vero che Airmobility aveva annunciato l’uscita dell’auto già nel 2014, e poi nel 2015, nel 2016, nel 2017 . Mancano quattro mesi alla fine del 2018 e non c’è ancora nulla di concreto. «Me ne rendo conto – continua il commercialista – anche perché in tutto questo ci metto la faccia. Ma continuo ad avere fiducia nella Mdi, vado molto spesso in Francia e ho assistitito alle vicissitudini di Guy Négre, che nel 2014 si è ammalato del tumore che lo ha portato alla morte due anni fa». Eppure le redini dell’azienda sono state prese da tempo dal figlio Cyril Nègre: non avete mai chiesto il rispetto dei patti e soprattutto dei tempi? «Non nego che ci siano stati momenti di contrarietà, ma la fiducia nelle persone e nel progetto resta intatta nonostante gli ostacoli. Inizialmente l’auto era a tre ruote, poi sono cambiate le norme europee sui quadricicli e ci siamo adeguati. Ripeto, siamo in dirittura d’arrivo, fra qualche settimana uscirà un video dell’Airpod 2.0 (un altro?, ndr), e a novembre avremo l’auto qui a Bolotana».

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