La Nuova Sardegna

Furbetti del cartellino, notificati diciotto avvisi: tutti i nomi degli indagati

di Luciano Piras
Furbetti del cartellino, notificati diciotto avvisi: tutti i nomi degli indagati

I magistrati dovranno ora decidere sulle eventuali misure cautelari

02 settembre 2018
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NUORO. Truffa continuata ai danni dello Stato. È l’accusa che pesa sui diciotto dipendenti civili (dei 31 in organigramma) dell’ex Artiglieria indagati per assenteismo. Finiti nelle maglie della procura della Repubblica «in quanto in più occasioni e con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, al fine di trarne profitto per sé o per altri, inducendo in errore la pubblica amministrazione di appartenenza circa la presenza sul luogo di lavoro (caserma Loy di Nuoro), si assentavano ripetutamente dall’ufficio, durante il normale orario di servizio, senza autorizzazione, facendo artificiosamente figurare le loro prestazioni lavorative nei fogli di presenza e omettendo di utilizzare la scheda magnetica per far risultare i periodi di assenza, con conseguente danno per la pubblica amministrazione». È quanto si legge nell’ordinanza firmata dal pubblico ministero Tommaso Giovannetti e recapitata in questi giorni ai diretti interessati. Diciotto dipendenti civili, ben oltre la metà dell’organico al lavoro fino all’altro ieri nella vecchia caserma di viale Sardegna, da ieri formalmente chiusa vista l’apertura della nuova caserma di Pratosardo.

Una doccia fredda per Sergio Atzeni, 54 anni, nato a Dualchi, residente a Nuoro; Pasqualino Bassu, 59 anni, nato e residente a Oliena; Sebastiano Bassu, 62 anni, nuorese; Guglielmo Biscu, 63 anni, nato a Oliena, residente a Nuoro; Salvatore Angelo Cancellu, 61 anni, nuorese; Pietro Maria Canudu, 61 anni, nato a Oliena, residente a Sassari; Francesco Carta, 62 anni, nato e residente a Bono; Antonio Francesco Deiana, 58 anni, nuorese; Rosario Fadda, 58 anni, nato e residente a Orotelli; Giuseppe Fois, 57 anni, nuorese; Francesco Giuseppe Furriolu, 62 anni, nato e residente a Esporlatu; Pasqualino Lanzafame, 42 anni, nato a Benetutti, residente a Nuoro; Francesco Giuseppe Mastinu, 61 anni, nato a Mamoiada, residente a Nuoro; Giovanni Patta, 51 anni, nato a Sorgono, residente a Nuoro; Roberto Pisanu, 58 anni, nuorese; Rita Piu, 62 anni, nata a Orani, residente a Oniferi; Sebastiano Secchi, 61 anni, nato a Nuoro, residente a Posada; Antonio Diego Tanda, 59 anni, nato e residente a Orgosolo.

Ai magistrati, ora, il compito di passare al vaglio le posizioni dei singoli indagati e decidere sulle eventuali misure cautelari da disporre. Un procedimento giudiziario che si annuncia lungo e complesso. Sotto esame, prima di tutto, passerà il materiale acquisito nel corso delle indagini, in particolare durante il blitz di martedì scorso nell’Artiglieria di viale Sardegna eseguito dai carabinieri della compagnia di Nuoro su disposizione della procura. I militari hanno sequestrato i registri degli ingressi e delle uscite, l’elenco del personale in servizio alla porta carraia, diverse autocertificazioni, il calendario completo delle ferie godute e da fare e degli straordinari, come pure tutta la documentazione relativa ai controlli effettuati dal comandante della caserma Loy, colonnello Davide Pace, e regolarmente trasmessi al Comando militare Esercito Sardegna.

«La magistratura farà il suo dovere e la giustizia il suo corso» ribadisce fiducioso Giorgio Mustaro, il sindacalista della Cisl Fp nuorese che ha sempre seguito da vicino le vertenze del personale civile dell’ex Artiglieria. Pronto a convocare per martedì prossimo una riunione per affrontare il caso specifico, sottolinea ancora una volta che «la caserma Loy era abbandonata a se stessa, da anni, senza riscaldamento in inverno né alcun tipo di manutenzione straordinaria, che presenta persino pericoli oggettivi. Una situazione che si trascinava da decenni, all’italiana, evidentemente in attesa della nuova caserma di Pratosardo, una situazione di degrado che non può certo essere imputata ai lavoratori».

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