La Nuova Sardegna

Fi, prove di coalizione Pds, convention il 23

Fi, prove di coalizione Pds, convention il 23

Il centrodestra prende corpo: Lega-Psd’Az, Fli, Udc e Riformatori con gli azzurri Il Partito dei sardi dà appuntamento a Tramatza. Feeling tra 5 Stelle e Marras

07 settembre 2018
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SASSARI. L’azzurro ha ritrovato tutto il suo fascino. Qualcuno ne aveva celebrato il declino con un po’ troppa fretta, ma Forza Italia dopo il tracollo alle Politiche di marzo sembra avere di nuovo tutta la sua forza attrattiva. Nella corsa verso le Regionali si iniziano a delineare anche le coalizioni.

Il blocco azzurro. Attorno a Forza Italia sembra costruirsi pezzo dopo pezzo una coalizione forte. Scontato l’asse con Fratelli d’Italia, ma anche Rifomatori Sardi e Udc hanno deciso che svolteranno a destra. E sembra scontata anche l’adesione del blocco Psd’Az-Lega, unione confermatissima anche per queste Regionali. Sembra difficile scardinare questo nucleo forte, anche se ci sono contatti fitti tra il Partito dei Sardi con alcuni pezzi di questa coalizione.

Il candidato. Forse è questo il punto più complicato per il centrodestra. Trovare un candidato governatore forte. Alcuni possibili siedono già in altre poltrone prestigiose di Camera e Senato. Altri fanno fatica a superare veti incrociati, come per esempio Salvatore Cicu. Anche se da Forza Italia non lo ammetteranno mai. Ma è scontato che il nuovo governatore deve arrivare da Fi. La scelta rientra anche in una sorta di riequilibrio nazionale di cariche e poltrone. Si vota anche in Abruzzo, Basilicata, Trentino, Piemonte. Ma nell’isola sembra improbabile pensare a un candidato della Lega o di Fli.

Pds. Il Partito dei sardi porta avanti il suo progetto di “Convergenza nazionale”, una coalizione che va al di là degli schieramenti di centrodestra e centrosinistra e vuole mettere al centro i temi che interessano i sardi. Alcune idee chiave che possono fare da collante universale anche tra universi politici lontani. Maninchedda non si rivolge solo al sistema dei partiti, ma guarda anche a movimenti trasversali, come quello dei sindaci. Le prove generali di coesione saranno il 23 settembre a Tramatza, in cui ci sarà una assemblea aperta. Un po’ per parlare dei temi, un po’ per mostrare i muscoli e far capire agli altri partiti il peso sul campo del Pds.

Centrosinistra. Per ora c’è un asse tra Pd e Campo progressista. Ma il resto della coalizione si deve ancora materializzare. Il Pd è ancora in crisi di identità e il segretario Emanuele Cani cerca di tracciare una linea per il partito. Ma deve evitare nuovi strappi. Complicato far convivere l’anima soriana, molto critica con il percorso che ha portato all’elezione di Cani, con la maggioranza Dem. Il Pd vuole dialogare con tutti alla ricerca di una grande coalizione che sfondi anche gli steccati del centrosinistra. Da capire ancora quanto sia larga la coalizione. La maggioranza che guida ora la Regione rischia di finire in pezzi se non troverà una guida forte e un progetto intorno a cui crescere. E resta ancora da capire se ci sarà una convergenza tra il progetto del Pds e il Pd.

I 5 Stelle. Il Movimento scoppia di salute. Le Stelle brillano in Sardegna. Hanno già il loro candidato governatore, Mario Puddu, e anche una fetta di candidati già votati nelle Regionarie. I sondaggi continuano a darli in netta ascesa e l’effetto governo non ha logorato i rapporti con gli elettori. Puddu ha già iniziato la campagna elettorale. La consapevolezza della forza del Movimento nell’isola ha portato i 5 Stelle a chiudere la porta a qualsiasi possibilità di alleanza con il blocco Lega-Psd’Az.

Calciomercato. La definizione delle liste è ancora lontana, ma ci sono già alcune indiscrezioni. Qualcuno parla di un corteggiamento da parte della Lega all’ex parlamentare Mauro Pili. Ma ancora non si capisce se ci siano davvero trattative tra il leader di Unidos e l’alleanza Lega-Psd’Az. Certa invece è l’adesione dell’ex sindaco di Telti e consgliere regionale di Fli Matteo Sanna ai Riformatori sardi. Un candidato a sorpresa potrebbe essere Ovidio Marras. È il pastore di 88 anni che vive nella costa di Teulada e negli anni si è contrapposto ai colossi della Sitas, la società costituita da nomi del calibro di Benetton, Caltagirone e Toti che col supporto del Monte dei Paschi di Siena aveva aperto un cantiere per costruire un resort su terreni a 300 metri dal mare. Sitas è stata appena dichiarata fallita dal tribunale di Cagliari. Puddu ha annunciato di voler incontrare il pastore. «Vorrei ringraziarlo personalmente. Per merito della sua tenacia e del suo caparbio senso di giustizia non si potrà aggiungere cemento a Capo Malfatano. È uno che non ha paura di sfidare i poteri forti, non è un eroe, è un cittadino comune come noi, ma coraggioso, che pur di far valere i propri diritti non ha avuto paura di sfidare Benetton e Caltagirone». (l.roj)

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