La Nuova Sardegna

Cagnetta torturata con un laccio elastico, denunciato il padrone

Cagnetta torturata con un laccio elastico, denunciato il padrone

L'animale legato tanto che la pelle della zampa era lacerata al punto da rendere visibile l’osso

13 settembre 2018
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CAGLIARI. Un laccio elastico, talmente stretto che la pelle della zampa era lacerata al punto da rendere visibile l’osso. Quando il responsabile regionale delle guardie ecozoofile di Fare Ambiente Federico Steri e i suoi uomini si sono trovati di fronte alla povera bastardina, a stento hanno trattenuto le lacrime: la cagnetta, un meticcio beige dolcissimo, li guardava scodinzolando malgrado la sofferenza. Non restava che applicare la legge: prima il sequestro del povero quattrozampe, subito dopo la denuncia in stato di libertà per L.M., commerciante cagliaritano di 64 anni, con l’accusa di maltrattamento di animali, un reato che prevede una pena da tre a diciotto mesi di reclusione e la multa fino a 30 mila euro. Nessuna spiegazione da parte di chi aveva ridotto il cane in quelle condizioni: «Denunciatemi pure - ha detto con aria sprezzante alle guardie - e prendetevi pure quella bestia, non me ne frega nulla». Non c’era dubbio che fosse così, ma ora si tratterà di conoscere le valutazioni del magistrato di turno, il procuratore aggiunto Gilberto Ganassi. Di certo il calvario della cagnetta è finito: i veterinari del canile comunale hanno asportato l’elastico che la torturava, l’hanno medicata e sfamata. Lei sembra aver gradito il trattamento: è tranquilla, quando la profonda ferita sarà rimarginata si cercherà per la bastardina una sistemazione alternativa.

«Purtroppo casi come questi sono frequenti - ha spiegato Steri - le segnalazioni sono continue e noi, che siamo volontari e lavoriamo per gli animali a spese nostre, facciamo tutto il possibile per prevenire situazioni di sofferenza e di sfruttamento. Stavolta siamo intervenuti in tempo, la cagnetta è salva».

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