La Nuova Sardegna

Promozione turistica pubblico e privato uniti nella strategia

Promozione turistica pubblico e privato uniti nella strategia

Via libera della Commissione alla nascita della società Dmo Manca, Federalberghi: ora può nascere il modello Sardegna

13 settembre 2018
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SASSARI. Il turismo sardo inizia a cambiare volto: via libera della commissione Attività produttive alla Sardegna Dmo, lo strumento operativo che dovrà ideare e mettere in campo tutte le strategie di promozione turistica. L’organismo guidato da Luigi Lotto, Pd, ha dato parere favorevole - con l’astensione del centrodestra - alla delibera della giunta con cui viene costituita la società di promozione turistica Sardegna destination management organization. Il voto è arrivato dopo l’intervento dell’assessora Barbara Argiolas, che ha messo in luce il ruolo che la Dmo dovrà svolgere nella governance del sistema regionale, nel quale soggetti pubblici e privati saranno chiamati a programmare e realizzare attraverso il Piano strategico di settore «azioni capaci di superare i deficit derivanti dall'insularità, creare offerte coordinate e incrementare i flussi turistici». Il nuovo organismo, che avrà la forma di società consortile a responsabilità limitata e un capitale sociale di 500mila euro, sarà a maggioranza pubblica con una quota privata massima del 12 per cento. Gli azionisti privati saranno individuati attraverso procedure selettive a evidenza pubblica mentre fra quelli pubblici la Regione ha privilegiato il sistema delle Camere di commercio che hanno elaborato il progetto “Destinazione Sardegna»” finalizzato «al rafforzamento della offerta turistica regionale attraverso le sue declinazioni: enogastronomia, ricettività, artigianato, prodotti locali e ambiente». La struttura di Sardegna Dmo sarà composta, come prescrive la legge Madia per le società in house providing, da assemblea dei soci, organo amministrativo e collegio dei revisori. Al momento della costituzione opererà inoltre la figura del temporary manager con funzioni di direttore generale (che dovrà possedere significative esperienze nel settore turistico compresa la gestione di altre Dmo) incaricato di curare la fase di avvio.

Un plauso alla Dmo arriva da Federalberghi. «È la prima volta che si tenta di dare un’organizzazione coerente alle politiche turistiche in Sardegna – afferma il presidente Paolo Manca – e ora più che mai, con il ritorno sul mercato del nord Africa e la concorrenza delle altre destinazioni nazionali, si rende imprescindibile condividere e dare vita a un modello Sardegna, che coinvolga tutti gli attori del settore». Nei giorni scorsi Manca e la giunta regionale dell’associazione di categoria hanno incontrato a Oristano Barbara Argiolas. «L’assessora ha chiarito la necessità di connettere coerentemente il Piano strategico regionale, di durata triennale, con la pianificazione annuale della Dmo Sardegna con l’obiettivo di concentrarsi su scelte ben precise in termini di mercati e prodotti, senza dimenticare la forte criticità dei trasporti aerei e marittimi, dai quali non si può prescindere quando si va a vendere una destinazione turistica. Ci sono tutte le condizioni per dare finalmente una svolta di sistema all’organizzazione turistica della Regione quando sarà operativa la Dmo Sardegna inizierà la vera sfida per gli operatori – conclude Manca –: ciascuno dovrà fare la propria parte, per promuovere l’immagine e la destinazione Sardegna in maniera organica e unitaria e partecipare alla creazione del modello turistico Sardegna». (al.pi.)

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