Salute in Sardegna: il ministero boccia i piccoli ospedali, la Regione va alla guerra
La riforma della rete ospedaliera sarda non sarebbe coerente con il modello organizzativo nazionale definito nel 2015
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.17241975:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/09/12/news/rete-ospedaliera-sarda-per-il-ministero-della-salute-e-da-rivedere-1.17241975]]CAGLIARI. Il ministero lancia un siluro sulla rete ospedaliera, ma per paradosso dà ragione alla Regione. Per il governo la riforma fatta dalla Regione che salverebbe i piccoli ospedali e buona parte della rete non può essere approvata. Sulla carta a rischiare sono gli ospedali di Iglesias, Guspini, Isili, Muravera, Bosa, La Maddalena, Tempio, Ozieri, Ghilarza, e Lanusei. Secondo i parametri del Ministero non avrebbero i numeri per esistere, ora l'assessore Arru è pronto alla guerra contro la decisione del ministero: la Regione rivendica l'autonomia nelle scelte che riguardano la salute dei cittadini.
La giunta e il consiglio hanno sempre difeso il ruolo strategico della rete sarda per il territorio, anche se l'assessore Arru ha sempre messo in evidenza che le concessioni fatte a molti ospedali, soprattutto quelli più piccoli, avrebbero potuto mettere a rischio la riforma. E il ministero ha sottolineato proprio che «il modello organizzativo non è coerente con quello definito dal Dm 70/2015».
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