La Nuova Sardegna

La Lega dice sì a Solinas: bene la sua candidatura

Il vice regionale Giagoni: i sondaggi ci danno percentuali alte e un nostro nome non è da escludere

16 settembre 2018
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SASSARI. Tutti sono convinti di avere il nome migliore per conquistare la Regione, ma per ora non si sbilanciano, aspettano di capire quali saranno i confini della coalizione. E dunque sui nomi vanno cauti. Anche se c’è chi, come il segretario del Psd’Az, Christian Solinas, non esclude una sua discesa in campo come aspirante governatore. «C’è tempo per ogni cosa, lo valuteremo quando sarà il momento», ha dichiarato in una intervista alla Nuova. Il suo nome non dispiacerebbe alla Lega alleata di ferro. «Parlare ora di nomi è prematuro – dichiara il vicecommissario regionale Dario Giagoni –. Partiamo dai programmi e poi si vedrà. È normale però che in questo momento in cui il governo Lega-Movimento 5 stelle ha nei sondaggi percentuali altissime si possa anche pensare di scegliere un candidato Lega-Psd’Az. Ma ancora non lo possiamo confermare perché saranno i nostri vertici a decidere. Sarà direttamente Matteo (Salvini, ndr) a occuparsene insieme ai vertici degli altri partiti di centrodestra. Il nome del candidato governatore lo sapremo solo quando uscirà dai tavoli di lavoro del nazionale». In questi giorni è circolato il nome del magistrato Ines Pisano, originaria di Bosa, come possibile candidata della Lega. Solinas l’ha invitata a continuare a fare il magistrato. «Sono sulla sua stessa lunghezza d’onda – dice Giagoni –. Non la conosce nessuno e non mi risulta abbia preso contatti con la Lega». Il numero due del Carroccio ammette invece che dai partiti di centrodestra, Forza Italia su tutti, è iniziato un vero e proprio esodo verso Salvini. Prima il consigliere di Alghero Michele Pais, ora a Nuoro Pierluigi Saiu. «In tanti stanno bussando alla nostra porta: sindaci, consiglieri, ex assessori, ex parlamentari. Matteo è stato chiaro dopo il 4 marzo: non chiudetevi a guscio, se ci sono persone di qualità coinvolgetele. E così è stato. In ogni caso prima di dare l’ok tutte le adesioni vengono vagliate dal partito».

Mentre la Lega cresce nei sondaggi, Forza Italia arranca. Ma il coordinatore dimissionario Ugo Cappellacci è convinto che il nome del leader della coalizione di centrodestra possa uscire dalle file degli azzurri. Anche lui, come Giagoni, preferisce però rimandare la discussione sul nome alle prossime settimane. «Per prima cosa dobbiamo definire i contorni della coalizione e poi fissare i punti del programma – dichiara l’ex governatore, oggi deputato –. Per questo motivo ho convocato per lunedì (domani, ndr) una riunione di coalizione. Una volta che si definiscono coalizione e programma dovremo essere capaci di fare sintesi sulla persona che ci rappresenti meglio. Noi, come Forza Italia abbiamo tanti buoni nomi da proporre, ma li vedremo dopo, ora è prematuro. Prima dobbiamo sederci intorno al tavolo senza alcuna pregiudiziale». (al.pi.)

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