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Dal web arriva la prima assoluzione: sta con chi lotta contro le oppressioni

Dal web arriva la prima assoluzione: sta con chi lotta contro le oppressioni

NUORO. La notizia dell’inchiesta dell’Antiterrorismo in Sardegna ha fatto il giro del mondo grazie al web. Invaso letteralmente da attestati di solidarietà nei confronti di Luisi Caria anche da chi...

17 settembre 2018
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NUORO. La notizia dell’inchiesta dell’Antiterrorismo in Sardegna ha fatto il giro del mondo grazie al web. Invaso letteralmente da attestati di solidarietà nei confronti di Luisi Caria anche da chi con la variegata galassia dell’indipendentismo sardo non ha nulla che fare.

Tra loro c’è anche il presidente dell’Anci Emiliano Deiana che ha affidato alla bacheca del suo profilo personale brevi ma significative riflessioni. «Chi combatte contro i terroristi del Daesh, contro i macellai dello stato islamico per la difesa e la liberazione del popolo curdo – scrive il sindaco di Bortigiadas – non è un terrorista, ma un combattente per la liberazione dei popoli. Ormai siamo entrati dentro a un cortocircuito da cui sembra non sia possibile liberarsi». C’è poi una nota dell’associazione Giuristi democratici che per bocca del suo portavoce Carlo Augusto Melis Costa solidarizza con il giovane nuorese accusato di terrorismo internazionale. «Abbiamo appreso dalla stampa che è stato ritirato dalle autorità giudiziarie italiane il passaporto a Pierluigi, Luisi, Caria, accusato di attività terroristiche sulla base dell’articolo 270 bis del codice penale.

La notizia suscita forte sconcerto, giacchè lo Ypg curdo non risulta inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche, nelle quali è invece presente il Pkk turco, formazione cui risulterebbe estraneo Luisi Caria e, in ogni caso, formazione del tutto diversa dallo Ypg». Peraltro – sempre secondo l’associazione –, lo stesso Pkk in passato è stato inserito nell’elenco delle organizzazioni terroristiche esclusivamente per le pressioni esercitate dalla Turchia sull'Europa e gli Stati Uniti nel quadro della crisi siriana. «Una sentenza della Corte di Appello di Bruxelles del 14 settembre 2017 – ricorda il portavoce del sodalizio ha assolto 42 membri del Pkk dall’accusa di terrorismo, essendo risultata priva di fondamento legale l’asserzione che il Partito dei lavoratori del Kurdistan possa costituire un’organizzazione terrorista». I Giuristi democratici sono convinti che Luisi Caria e gli altri destinatari della perquisizione abbiano a loro favore molti elementi in grado di confermare la correttezza del loro impegno internazionalista «contro ogni forma di terrorismo a tutela delle popolazioni curde, delle minoranze etniche e dei diritti fondamentali delle persone». E sempre sui social network ieri ha fatto la sua comparsa un’immagine diventata virale. In questa immagine compare la bandiera dei Quattromori e quella dell’Ypg con una scritta: combattere l’Isis non è reato. Attestati di solidarietà sono arrivati anche dalla Catalogna, altra regione dove forte è lo spirito indipendentista mentre nella marina di Tertenia dove si sta svolgendo un campeggio di A Foras contro le servitù militari si è tenuta l’assemblea conclusiva in un clima reso incandescente dalla notizia dell’inchiesta contro Caria, tra i promotori dell’iniziativa antimilitarista. Nel corso della giornata c’è stato l’annuncio di una mobilitazione indetta dalla Rete Kurdistan Sardegna che ha chiamato a raccolta associazioni e organizzazioni politiche e individualità. L’iniziativa è in programma a Cagliari giovedì prossimo a partire dalle 17 a “Sa domu ocupada” di via Lamarmora. (g.f.)

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